In tempi di quarantena conto le pecorine per dormire ( il mio primo appuntamento)
Data: 24/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Frivolousb, Fonte: Annunci69
... binario 1 della stazione di Lambrate, da cui il locale stesso prendeva il nome.
Io mi sentivo tanto una Cenerentola, una Cenerentola ben intenzionata a tenersi la propria scarpetta ben stretta!
Mi sedetti sulla bella e comoda sedia di vimini, mentre Tino mi lasciò un attimo per andare a prenderci da bere. Una volta rimasto solo venni avvicinato da uno dei due pelati di prima, il più vecchio?
Mi chiese con tono civettuolo dove fossero i nostri amici, e immagino che con “nostri amici” intendesse Daniele e l’ altro pelato! Gli risposi di no, e con la coda dell’ occhio notai che Tino ci stava osservando e sembrava alquanto indispettito, bene!
Tornato col drink Tino mi propose di rientrare. Ci buttammo nella mischia della pista, mischia per modo di dire, perché si era comunque in agosto e di gente non ce n’era tantissima. Io sinuoso ballavo, lui mi cingeva i fianchi e l’addome. Poi lui rovinò tutto mettendosi a ridere ed esclamando:_ Balli come una donna!
Come se la danza avesse sesso!
Rotta la magia, scendemmo di sotto, nelle dark. Si vedevano pile di pneumatici accatastati, l’ unica cosa che si riusciva a intravedere nel buio.
Trovammo un angolo neanche troppo appartato e lì lui mi sorprese. Lui che in genere non voleva dare spettacolo, si tolse ...
... subito, senza farsi pregare troppo, quello che gli copriva il cazzo. Il cazzo era decisamente la cosa più interessante di Tino. Lungo, largo quanto bastava, ovvero non troppo, scuro, mi ricordava sempre un tronchetto della felicità. E per me lo era davvero. Mi inginocchiai a mangiarlo.
Ero così preso dal mio godurioso mestiere, che all’ inizio non mi accorsi del tipo che si mise a segare il cazzo a Tino mentre io glielo pompavo.
Per cercare di capire meglio cosa sarebbe successo da lì a poco, smisi di succhiarlo, senza però togliermelo di bocca. Il nuovo arrivato subito mi afferrò per i capelli e mi invitò a continuare a fare su e giù con la bocca. Ma Tino era scocciato, io lo percepii, e misi fine con lui, a malincuore, a quell’ abbozzo di cosa a tre.
Una volta tornati su, Tino si mise a litigare con un ragazzo effemminato (anche se lui si definiva androgino!) che ballava su un cubo. Una cosa tipo che l’androgino si sentiva preso in giro da noi. Ed effettivamente Tino lo prendeva in giro eccome, perché a suo dire non si capiva se era un maschio e una femmina. Io mi vergognai, per tutta la scena, per Tino.
Allorché scesi di nuovo, ma stavolta da solo, nelle dark a farmi sfondare, per non sprofondare nelle figure di merda che Tino ci stava facendo fare!