Il tamponamento - Racconti Erotici

Il tamponamento

Ovvero, seguendo le sagge parole degli antichi, “quando non tutto il male vien per nuocere”

Mancavano poche centinaia di metri a casa, ero immerso nei miei pensieri quando all’improvviso senti un colpo alla macchina, un chiaro tamponamento.

Guardai subito nello specchietto, vidi in effetti un automobile molto vicina, troppo vicina.

Il riflesso della luce solare da quella posizione non mi permetteva di scorgere le sembianze del guidatore.

Misi le doppie frecce e mi fermai il prima possibile. Fortunatamente il conducente dell’automobile coinvolta si fermò. Scesi un po’ alterato e senza neanche guardare i danni alla vettura mi diressi verso il conducente.

Il vetro scese piano, man mano che si svelava l’identità del conducente un incredibile mix di emozioni si alternavano in me.

Come vidi la forma della testa con capelli lunghi e lisci mi parve chiaro trattarsi di una donna.

Tutto si svolgeva alla velocità della luce all’interno della mia, di testa. I miei pensieri passarono dall’incazzatura per la guida incauta delle donne in genere alla meraviglia per quelle sembianze che piano piano, mentre il vetro scendeva, si stavano palesando.

Il moto discendente del vetro faceva contrasto col moto contrario della mano che spostava gli occhiali dalla sede naturale alla sommità della testa a mo di coroncina.

Ecco là, una splendido esemplare di bellezza femminile, tutta contrita per l‘accaduto, con l’espressione di un cane consapevole della marachella combinata. ...

... Ma con l’astuzia tutta femminile del “come sapersi giostrare un maschio” in quelle occasioni.

Di solito loquace, mai privo di argomenti, mi ritrovai lì, in piedi, con la mascella calata, bocca mezza aperta, incapace di emettere un pensiero coerente.

Non si trattava della Monnalisa, non era la bellezza in sè, una donna sicuramente bella come ne è pieno il nostro paese.

Ma la combinazione di bellezza esteriore, sguardo e mimica facciale mi lasciarono interdetto. Ovviamente molti altri ingredienti entrano in gioco in una situazione di forte attrazione, ma la trattazione di questo ci porterebbe lontano.

Tutti noi possiamo trovare all’interno delle nostre esperienze momenti simili.

“Mi scusi, non Volevo” esordì lei cercando di trasformare il suo viso in quello di un angioletto

“E ci mancherebbe pure” avrei voluto rispondere, ma nulla usci dalla mia bocca.

“Sono costernata, ma tanto ci sta l’assicurazione” disse con un certo sorriso.

Normalmente una frase così ti fa incazzare a bestia.

Chi l’avrebbe immaginato che neanche un ora dopo il mio cazzo sarebbe stato felice ospite del culo di quella pirata della strada?

Mi aveva stregato.

Cercai di riprendermi, minimizzai la cosa, andai a vedere i danni della mia macchina, così facendo scese pure lei.

Un metro e 65 di carne ben proporzionata.

Quei jeans riempiti nei punti giusti, stivali lunghi, maglione di lana grigio sopra a magliettina scolata quel tanto da irretire il Desiderio.

Quando si chinò ...