Si realizza il mio desiderio.
Data: 21/11/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Euclidex57, Fonte: Annunci69
... di me, si abbassò facilitando la penetrazione di Gianni.
Nello stesso tempo la sua bocca venne a trovarsi di fronte alla mia nerchia.
Fu una cosa improvvisa. Avvicinai il cazzo alla sua bocca.
Lei sicuramente non era sorpresa. Aprì la bocca e lo ingoiò tutto.
Stavo rendendo reale la mia fantasia.
Con un altro uomo stavamo scopando una puttana.
“Siii, succhiamelo. Dio come mi avete arrapato”
“Anch’io sono eccitato. Sentissi che fica che ha questa troia”
“Scopala bene, dai. Faglielo sentire tutto dentro che io la scopo in bocca”
Lei, non so cosa pensasse ma stava facendo una cosa incredibile.
Alzò la testa e ci chiese se volevamo scambiarci le posizioni.
“No, continua così. Continua a succhiare ancora. La fica è del mio amico. La prossima volta magari faremo diversamente”
“Sto per godere!!!” urlò ad un tratto Gianni.
A quell’urlo lei dimenò il corpo facendolo entrare ancora di più.
Stavo per sborrare anch’io.
“Sto per schizzare, dio mio. Non ce la faccio più”
Sentivo la sborra che arrivava e lei continuava a pompare con la bocca.
Non volevo sborrarle in bocca, ero senza preservativo.
La feci alzare.
Rimase un po’ inclinata in avanti fino a quando Gianni con un urlo venne nel preservativo.
Continuò ancora per un po’ poi esausto lo sfilò.
Io ero ancora ...
... pieno di sborra. Lei capì.
Si coricò nell’auto con le gambe di fuori ed il bacino sul bordo del sedile.
Aveva le cosce spalancate e la fica aperta.
Si toccava oscenamente le labbra.
“Sborrami addosso” disse lei
Mi spostai sopra di lei e mi segai fino a quando lo schizzo usci e si diresse sul pube. Due schizzi la raggiunsero ancora. Ero spossato.
Mi appoggiai all’auto, stavo per cadere.
“Dio che sborrata!”
Gianni si sedette in macchina e cominciò a rivestirsi.
Lei, imbrattata di sborra si puliva con dei fazzolettini e mi fece notare che non avevamo fatto quello concordato ma eravamo andati oltre. Guardai Gianni e concordammo che era giusto. Definimmo un “rimborso”, pagammo e la riportammo al suo posto.
Ci saluto con un grazie.
Andammo via stanchissimi, svuotati.
“Grazie, se non era per te non sarei mai andato. Ma ora basta. Questa esperienza mi è bastata!”.
“come sarebbe basta? Caro amico, abbiamo appena cominciato”
“No, sono contento ma lasciami il tempo per riflettere”
“Come vuoi.”
Lo riportai al punto in cui nel primo pomeriggio aveva lasciato la sua auto.
Scendendo mi disse ancora:
“Una bella giornata, una bella esperienza. Per il futuro vedremo. Caso mai ti chiamo io”
“Come vuoi” gli ripetei.
Scese ed io me ne andai.
Pensai non lo avrei mai più rivisto.