1. Dive master


    Data: 20/11/2023, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu

    ... tempistiche, riflessioni. Non parliamo molto, ma siamo accomunate da un unità di intenti, per cui spesso, non abbiamo bisogno di comunicare, in quanto le nostre menti elaborano il medesimo pensiero. Ora la sto osservando alla luce fioca del lume, mentre mi racconta la sua vita. E’ la prima volta che parla cosi a lungo. Laurea in biologia marina a Città Del Messico, posto assicurato come assistente in facoltà, ma poi irresistibile il richiamo del mare e della libertà, l’hanno portata su queste spiagge, per iniziare la carriera di subacqueo professionista. Poi con un colpo di fortuna grazie alle conoscenze universitarie, un grosso fondo internazionale, le ha permesso l’apertura di un diving tutto suo, dove coordina e supporta, le spedizioni di ricercatori e documentaristi di mezzo mondo. Non mi parla mai della sua vita sentimentale. Non mi ha fatto cenno di avere un fidanzato o un marito. Vive sola, ha “sposato il mare”. La giornata è stata faticosa, ma entusiasmante. Due grosse mante ci hanno scortato a lungo, nuotando affiancate a noi. Le ho potute filmare in modo eccezionale. Poi in un anfratto di una parete, una enorme murena verde, arrotolata come un grosso copertone. Ci ha guardate a lungo con la bocca spalancata, mostrando gli aguzzi denti, ruotando i freddi occhi neri, come due biglie di piombo. Juanita le ha accarezzato il mento, e lei docile e calma, per nulla impaurita è sembrata quasi compiaciuta, di quel contatto, con un essere cosi strano e lontano dal suo mondo. ...
    ... Per un momento avrei voluto essere al posto di quella murena, avere una casa, un luogo dove fermarmi, restare per sempre ancorata, godere per qualche istante, l’arrivo di qualche visitatore. Ci siamo rifocillate e ormai il sole è tramontato presto come dappertutto ai tropici. Ho portato fuori il grosso materassino gonfiabile dalla piccola tenda che ci offre rifugio, e l’ho posizionato sulla sabbia, a pochi passi dal mare. Forse questa notte dormiremo fuori. Ho aperto un sacco a pelo e l’ho steso come una coperta sulla tela gommata e ci siamo coricate. Juanita si è messa in posizione fetale girata verso di me, sento le sue ginocchia contro il mio fianco, e una sua mano che mi sfiora un braccio . Ha iniziato a parlarmi di lei, e per la prima volta le sento nominare l’amore, le relazioni sentimentali. Ha una voce più calda, più dolce del normale, e anche il suo modo di toccarmi, mentre prima è sempre stato come casuale, mai morboso, questa volta lo avverto come un fremito, come fosse condizionato da una scossa emotiva a lungo repressa, e ora finalmente liberata. Comprendo che anche lei dopo qualche breve relazione adolescenziale, ha tenuto la sua sessualità in un luogo dimenticato, non attratta da nessun uomo, vedendo le altre donne come amiche, in una neutralità di genere poco comprensibile, ma impossibile da contrastare. Poi fa una lunga pausa in cui mi giro verso di lei e restiamo a lungo, a guardarci negli occhi al chiarore di una mezza luna luminosa. Nella testa iniziano a ...
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