Dive master
Data: 20/11/2023,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
Stiamo percorrendo la Punta Allen Road. Una strada sterrata di sabbia bianca che scendendo verso sud, dalle rovine di Tulum porta all’estremità sud della penisola dello Yucatan. Sono seduta nel cassone di un grosso pick up americano mezza sepolta nelle attrezzature che ci serviranno per il lavoro che ci apprestiamo a realizzare. Siamo una troupe che realizza documentari, sulla fauna marina, sulle riserve naturali, nei posti più sperduti e affascinanti del pianeta. Insieme a me ci sono Folco e Elvira. Lei è la regista, si occupa dell’organizzazione, del montaggio, e della produzione. Folco mi accompagna nelle immersioni, e io realizzo le riprese. Ho una lunga esperienza di riprese subacquee, ho fatto più di mille immersioni, in tutti i mari e condizioni. Alla guida del fuoristrada c’è Juanita, la titolare del diving di Cancun che si è occupata della logistica, e che ci accompagnerà nei punti dove speriamo di riuscire a riprendere la fauna e flora che saranno il tema del documentario. La strada scorre piatta, tra due macchie formate da piante tropicali, palme e cespugli spinosi. Ogni tanto sulla sinistra appare l’azzurro del mare, con la spiaggia bianca, assolata e deserta. Ho voglia di fare un bagno, di dissetarmi, lavare via la polvere, che causa il sudore provocato dal caldo umido del pomeriggio, si appiccica alla pelle, formando una sottile crosta marroncina. Poi finalmente dopo un ora di scossoni, si apre una radura, e in mezzo ad un pratino verde, compaiono delle ...
... abitazioni colorate, con il tetto di paglia,mentre verso la spiaggia delle stradine portano a degli spiazzi sotto alle palme, con parcheggiati dei piccoli fuoristrada giapponesi. Arriviamo al nostro resort, The Ascension Bay Lodge. Una costruzione bianca e verde con il tetto di paglia, in mezzo alle palme. Sotto ai piedi solo sabbia bianca, che continua fino al mare, distante qualche decina di metri. Il pick up si ferma e con un salto scendo dal cassone. Anche gli altri tre sono scesi. Juanita ci guarda e ci chiede se “ci gusta”. Come potrebbe non piacerci, sembra il paradiso. Ci vuole un ora per sistemare tutte le cose. Dispongo le mie nei cassetti di un canterano, nella stanza che mi hanno assegnato. Un grosso ventilatore ronza annoiato, muovendo a malapena la pesante aria. Mi spoglio e vado sotto alla doccia. L’acqua tiepida mi rigenera e inizio a pensare. Ho quasi quaranta anni, e ormai da più di dieci vivo come sospesa, senza casa e senza meta, lasciando scandire i miei giorni dal lavoro, da queste continue spedizioni, in posti sperduti, lontano da qualunque tentazione. Folco e Elvira sono la mia famiglia, anche se loro hanno un posto che bene o male li attende, una casa, un buen ritiro. Non ricordo di avere avuto una vita sessuale. Qualche fidanzato prima dei trenta anni, ma poi non ricevendo grandi soddisfazioni dal vivere un legame con un uomo, ho preferito entrare in questa sorta di “clausura”. Gli uomini mi sono indifferenti e per loro non ho nessuna attrazione. Le donne le ...