Dive master
Data: 20/11/2023,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
... dove caleremo l’ancora, per fare la nostra prima immersione, che sarà di prova, un primo contatto con l’ambiente, le prime regolazioni della telecamera, gli accordi sui segnali per comunicare, forse causa gli scossoni del gommone, ci sfioriamo le braccia, le ginocchia, i fianchi. Sento che a lei questa cosa non dispiace,anzi mi sorride, e con il dorso di una mano mi sfiora una guancia, un gesto che io interpreto come una richiesta di amicizia, che sono disposta a concederle molto volentieri. L’ancora ha fatto buona presa sul fondo sabbioso, e ci stiamo preparando. Come sempre tolgo il prendisole e resto nuda. Indosso la muta da mezzo millimetro adatta alle acque tropicali, poi le pinne, il gav con la bombola e l’erogatore e la cintura con i pesi. La maschera e la custodia con dentro la telecamera le butto in acqua. E poi salto dentro al mare. Recupero maschera e telecamera e vado sotto. Tempo un paio di minuti e sono sul fondo una decina di metri di giù. Alzo lo sguardo e vedo Juanita che scende, e mi raggiunge, mi fa il segno dell’ok, e poi muovendo lentamente le pinne si dirige verso la barriera, illuminata dai raggi del sole che precipitando verticali nell’acqua limpida e trasparente creano una specie di muro luminoso, dentro il quale appaiono i primi pesci colorati. Folco ha avuto un attacco di malaria. Ha contratto questa malattia molti anni fa in Africa, durante un lungo soggiorno, e ora la tiene sotto controllo, con una cura specifica, pero ogni tanto è soggetto a ...
... queste ricadute, che per qualche giorno lo debilitano, costringendolo al riposo. Elvira è occupata ad elaborare e montare le prime immagini che ho iniziato a girare, e cosi siamo rimaste sole io e Juanita nelle nostre esplorazioni. Ha imparato ad assemblare la mia attrezzatura alla perfezione, e mi supporta nelle riprese, illuminando gli scenari, guidandomi sicura in paesaggi e locazioni che in gran parte conosce a memoria. Domani andremo in un isolotto disabitato più a sud, Cayo Culebra, dove resteremo per due o tre giorni. Abbiamo lavorato fin dalla mattina per caricare tutta l’attrezzatura sul gommone, le bombole sufficienti per le immersioni, la tenda e le provviste. Ora dopo un bagno e una doccia ci siamo concesse una cena alla posada Roseliz. La proprietaria ci ha apparecchiato fuori, sulla sabbia, alla luce di un lume a petrolio. La cena è tutta a base di crostacei marini, e contorni piccanti, in puro stile messicano. Questa sera ci siamo concesse una bottiglia di vino bianco californiano, non essendo buona regola assumere alcolici, quando si fanno cicli sostenuti di immersioni, ma visto il giorno di riposo, e il fatto che anche domani, tra trasferimento con il gommone e sistemazione dell’attrezzatura difficilmente riusciremo ad entrare in acqua, abbiamo deciso di lasciarci tentare dalla trasgressione. Ci siamo molto sintonizzate io e Juanita. Il perfetto accordo che abbiamo trovato in immersione, si manifesta anche nella quotidianità della vita. Stesse abitudini, ...