Io e Andrea. Capitolo sette.
Data: 19/11/2023,
Categorie:
Trans
Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti
... calando le prime ombre della sera. Non era possibile rimandare, Andrea aveva preso la direzione dell’albergo e oramai si abbandonava alla camminata che le era congeniale. Anche in questo caso, nessuno si girò o fece commenti. Arrivati in albergo non ebbi il tempo di chiudere la porta della camera che si incollò alle mie labbra e anche se sembrava difficile, vestiti come eravamo, cadde tutto, dai cappelli alle scarpe, nei tre metri poco più che separavano l’ingresso dal letto.
Ci trovammo nel letto nudi avvinghiati come l’edera all’albero. Il rituale era sempre lo stesso e sempre nuovo, ma quello che cambiava ogni volta era l’entusiasmo che faceva sembrare tutto accadere quasi per la prima volta. Stava decidendo tutto lei, faceva l’uomo potrei dire. Prendeva l’iniziativa di ogni cambio di posizione, della durata di ogni figura e del ritmo con cui la si portava avanti. Io come sempre attento a tutto, mi trovavo spettatore sbalordito per l’energia che il mio adolescente dai capelli tutti appiccicati con il gel, mi stava soddisfacendo.
Quando glielo dissi, si affrettò a nascondere il cazzo che fino a quel momento aveva lasciato libero sbandierandolo nella sua fisiologica erezione, in tutte le posizioni. Oggi sei un maschietto le ricordai. Arrossì alla mia uscita e si alzò per indossare uno dei suoi perizomi. Fu inutile la mia insistenza, solo dopo aver indossato quel cilicio tornò alla schermaglia amorosa ed ultimò la sua regia con una plateale eiaculazione in stereofonia; ...
... (plateale la mia, sul suo viso colando sul seno e giù verso il pube, e la sua sempre clandestina, sulla moquette).
Una doccia rapida e poi a cena, sempre accompagnato dall mio adolescente con lo sguardo un po’ più tirato per la recente schermaglia amorosa. Il ristorante scelto, aveva una bella vetrina che offriva una interessante visione sotto il porticato affollato dalla gente che si fermava a sorseggiare bevande o drink, chiacchierando attorno alle lampade a gas che scaldavano l’aria. A me piaceva osservare le scene delle persone che proponevano i loro personaggi. Così come sicuramente qualcuno con la mia stessa passione stava osservando il nostro quadretto; con Andrea che mi lanciava sguardi di disapprovazione quando si accorgeva che stavo guardando qualcuna.
Alla sera eravamo stanchissimi e si abbandonò a dormire abbracciata a stampo nudi, ma non reagì nemmeno quando la mia erezione le solleticò le terga. In pochi minuti, il tempo di coprirci e abbassare le luci, già aveva il respiro pesante del placido sonno. Quella situazione mi riempiva di infinta tenerezza. Sembrava proprio una bimbetta da proteggere.
La mattina dopo mi propose di entrare in un sexi shop incontrato nella nostra passeggiata il pomeriggio precedente. Compresi immediatamente cosa volesse vedere e acquistare. Prese il calco del membro di un pornodivo di dimensioni notevoli in merito al diametro, (suo desiderio già confidato). Non feci obiezioni! Stranamente il commesso ci guardava di sottecchi. ...