1. Sedici anni -Capitolo 3


    Data: 16/11/2023, Categorie: Gay / Bisex Prime Esperienze Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... così mi hanno conciato così!"
    
    Alessandro cominciò a piangere e scivolò lungo il muro fino a restare per terra. Mi inginocchiai vicino a lui e lo circondai con le mie braccia. Lui mi spinse via e fu come se mi si fosse conficcato un coltello nel cuore. Tutta la rabbia e l’odio nella voce e negli occhi sembrava non fossero indirizzati a Cristian ma a me. Non mi ero mai sentito così affranto in tutta la mia vita. Il ragazzo che amavo più di qualsiasi cosa, che aveva riempito il mio cuore di felicità e gioia, con cui avevo diviso il mio corpo e la mia anima, stava respingendo me ed il mio amore. Ero anche scioccato e avrei voluto piangere ma stavo solo seduto a fissare la sua faccia ferita rigata di lacrime e piena di confusione e rabbia.
    
    "Forse non vale la pena di avere un ragazzo se i miei amici mi girano le spalle, se tutti mi odiano."
    
    Con un pugnale non avrebbe potuto farmi più male. La diga finalmente si ruppe e dai miei occhi sgorgarono le lacrime.
    
    "Oh Alessandro, per favore non dirlo" Implorai: "Io ti amo più di qualsiasi ...
    ... cosa, più della mia stessa vita!"
    
    Alessandro si alzò dal pavimento, andò nella sua stanza e sbatté la porta dietro di sé. Mi chiudeva la porta in faccia! Pensai di star male. Mi faceva male il torace come se lui avesse lacerato qualche cosa dentro di me e mi avesse estratto il cuore. In qualche modo mi alzai, uscii e presi la strada di casa, anche se non mi ricordo il tragitto. Mia mamma ritornò a casa e mi trovò in ginocchio in bagno che vomitavo nel water.
    
    Naturalmente pensò che stessi male e cercò di confortarmi, ma io singhiozzavo e la cacciai via. Mi chiusi nella mia stanza e passai il resto del giorno sdraiato sul letto stordito. I rumori dell’estate entravano dalla finestra aperta ma io non li sentivo. Venne la notte e le voci dei bambini che giocavano furono sostituite dal canto dei grilli e delle rane, ma l’unica cosa che sentivo erano le parole di Alessandro che echeggiavano nella mia testa mentre lo vedevo sdraiato a terra indifeso davanti a Cristian lo colpiva. I miei occhi si riempirono di lacrime e scivolai nel sonno. 
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