1. La Suocera


    Data: 14/08/2018, Categorie: Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster

    ... se lo mise in bocca e lo insalivò. Poi, lentamente, lo fece entrare nel mio culo e ricominciò il gioco del pompino, ancora, ancora, facendomi venire con brividi di libidine insazia.
    
    Quella notte stavo nel letto con mia moglie Irene. Stavamo di fianco, di fronte ed il la stavo sul clito col glande, lei teneva le cosce chiuse. Le piaceva così, che il cazzo le passasse tutto sul clito, di continuo. Quando venne mi abbracciò e mi baciò i bocca. Poi, con un tono divertito disse:
    
    - Sono meglio io o la mamma?
    
    - Ma cosa dici?
    
    - Dai, scemo, l'ho capito che tu e lei lo fate. Ma di lei non sono gelosa. Allora, dimmelo, ti piace davvero anche lei?
    
    - Beh,...è successo...colpa mia però....lei....
    
    - Vedi che sei scemo? La prima volta che ti vide mi disse: "E' un bel ragazzo, bello davvero. Se non fosse tuo me lo farei ad occhi chiusi". Io e mamma abbiamo sempre parlato liberamente. Ti piace?
    
    - Beh, si.....
    
    - Però ricordati: sono io tua moglie, io vengo prima di lei.
    
    La notte successiva Irene aveva le sue cose ed io ero arrapatissimo. Lei mi toccò, avevo il cazzo durissimo, Di solito, in quelle occasioni, lei mi masturbava, ma quella sera mi disse.
    
    - Dai, amore, sono stanca ed ho mal di testa.Vai dalla mamma, chiava con lei.
    
    Ma non ci fu bisogno di andarci, venne lei in camera nostra.
    
    - Ah, mamma - disse Irene - non sto bene. Portatelo via, da te.
    
    - Ida, ma Irene sapeva?
    
    - Si, certo. MIca è stupida.
    
    - E quindi....
    
    - Abbiamo fatto un patto. Una ...
    ... di noi due per volta.
    
    - Perché?
    
    - Perchè Irene ti conosce, sa che una donna non ti basta. Sei un bel ragazzo e ti sarebbe stato facile trovare una pollastrella che avesse voglia di farti. Ma tu sei nostro.
    
    Dormii con Ida, era sabato. E lei mi svegliò accarezzandomi le natiche e baciandomi sul fianco. Irene era uscita. Mi venne voglia di chiavare Ida: le feci alzare le cosce e piegarle sul petto: tutta la fica spinta verso il mio cazzo. La chiavai di forza e lei veniva, poi di nuovo, finchè io non le venni dentro.
    
    - Io e te dobbiamo fare altre cose - mi disse ancora presa dai residui dell'orgasmo. Te le farò fare io, vedrai.
    
    Quel pomeriggio Irene era al lavoro.
    
    In camera su, mi fece spogliare.
    
    - Adesso lasciami fare, ti darò piaceri nuovi per te.
    
    Mi fece mettere bocconi, mi aprì le natiche e mi passava la lingua bagnata sull'ano. Era davvero eccitante, lei mi teneva fermo mentre lo faceva perchè voleva far crescere la mia libidine. Poi disse:
    
    - Lasciami fare, vedrai.
    
    Mi legò i polsi alla testiera del letto con delle cinghiette.
    
    - Ma Ida.....
    
    - Buono, buono ed aspetta.
    
    Poi mi legò anche le caviglie. Stavo bocconi e non capivo cosa volesse fare. Mi aprì le natiche e con le dita unte mi inculava con due dita, sempre più rapidamente, sempre più forte. Poi si alzò. Io non potevo vedere cosa stesse facendo, ma quando mi venne vicina vidi che indossava una specie di cintura di pelle da cui pendeva un cazzo enorme di gomma.
    
    - Ida, no...
    
    - ...
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