1. Sono già in volo


    Data: 15/01/2018, Categorie: Racconti 69, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... di Marcello, dato che lui le chiese se desiderasse andarci a letto e alla sua risposta positiva s’impensierì realmente affliggendosi. In passato lui le aveva concesso di pigliarsi i suoi divertimenti, eppure stavolta percepiva che sarebbe stato diverso e sapeva di non poter più disporre né ordinare nulla. Negli anni precedenti le aveva posto sempre una condizione, che non scopasse però lo stesso uomo per più di due volte consecutive, perché non voleva che avesse una relazione stabile. Che cos’era tutto ciò? Amore? Disponibilità? Gelosia? Possesso? Era una domanda che si era posto molte volte, alle quali però aveva sempre evitato di dare una risposta. Lei gli diceva che era molto adorabile, perché si comportava come un innamorato con un modo di fare quasi adolescenziale riempiendola di cure, pur essendo sposato sino al momento in cui una sera gli raccontò con abbondanza di particolari d’essere stata sua e che lo avrebbe rivisto tre giorni dopo. Altri mesi trascorsero, sino al punto che lui acciuffò razionalmente una decisione rivedendola. Tornò in quella città, alloggiò presso un albergo e le telefonò:
    
    ‘Daria sono qui, vieni a trovarmi’.
    
    Non una definizione aggiuntiva, perché quel ‘vieni a trovarmi’ aveva in sé il sapore d’un preciso ordine da non poter rifiutare. Daria rimase come congelata dalla sua voce, poiché nei mesi passati il suo dolce romantico adolescenziale si era ben presto rivelato tutt’altro, dato che le aveva cominciato a far vivere una sessualità ...
    ... fatta di complicità, conosciuto assieme ad altre coppie con cui condividerla. Lei era talmente presa ed eccitata per ciò che riusciva a provare, in quanto ogni confine era stato superato e non ne avrebbe più potuto farne a meno. Si sentiva catturata tra loro due, non avrebbe mai voluto mancare nei confronti d’entrambi, anche se qualche volta aveva tralasciato di raccontare loro qualcosa in quei mesi, pur aggiornando Marcello della sua vita, dato che lo aveva fatto sempre rimandando. Stava male, si sentiva lo stomaco in una morsa, eppure doveva agire e andare. Non disse nulla al suo nuovo amante, si preparò con cura, perché dopo tanto tempo voleva essere più desiderata che mai, giacché sentiva il cuore battere a mille e corse in definitiva da Marcello. Un semplice SMS le aveva indicato l’albergo, Daria gli telefonò appena giunta davanti con il cuore in gola:
    
    ‘Sono qui’.
    
    ‘Vieni, sali su, la stanza &egrave la centotrentasette, la porta &egrave aperta’.
    
    Il suo tono calmo, disteso e sicuro l’avvolse ancora una volta. Come l’avrebbe trovata? Sapeva d’aver messo qualche chilo di troppo e temeva il suo giudizio.
    
    ‘Entra, &egrave aperta’.
    
    Lei lo vide seduto su d’una poltroncina vicino a un tavolino rotondo, fumava lentamente stagliandosi contro la finestra, durante il tempo in cui il fumo s’innalzava pigro nella stanza ambedue si guardarono per un istante esaminandosi a vicenda senza muoversi, poi lui s’alzò:
    
    ‘Hai paura di qualcosa piccola? Chiudi la porta e vieni a ...
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