Fuori dall'autogrill
Data: 07/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Megaciccio, Fonte: Annunci69
... guardava spavaldo con il suo sorriso incorniciato dalla baffi.
“Eee...senti, mi sembravi interessato poco fa”
Mi sentii avvampare. La salivazione azzerata. “Co...co...cosa” risposi facendo finta di nulla.
“Quello che c’è quì sotto” ribattè subito lui con sicurezza, “questo qui” aggiunse subito dopo infilando il suo cazzo, che si stava irrigidendo, tra le maglie della recinzione.
Come me ne accorsi non potei più smettere di fissarlo continuando a balbettare.
“N...no… è solo che non mi era mai capitato. Non volevo disturbarla. È la prima volta che mi capita una cosa del genere. Sa, passavo di qui per caso. Non avevo mai visto un uomo nudo, ero solo curioso...” dicevo cose a caso cercando di uscire dall’imbarazzo.
“Ah, capisco. Va bene, non è un problema. Se sei curioso puoi anche toglierti la curiosità. Sono un uomo, sono mezzo nudo. Il mio cazzo è lì, dalla tua parte della rete. Fa quello che vuoi. Guardalo. Anche meglio o da più vicino se vuoi”
Le sue parole non servivano. Avevo già gli occhi fissi su quella cappella scura che continuava a crescere e puntava sempre di più verso di me.
Tutto il suo apparato era così più grande del mio. In lunghezza, il larghezza, come quantità di peli. Il camionista porco, per facilitarmi l’esplorazione tirò fuori dall’elastico dei pantaloni della tuta anche le palle. Due coglioni pelosi e sodi, ben raccolti sotto la mazza, e iniziò a massaggiarseli per stimolarsi l’erezione.
“Allora, ti sembra abbastanza ...
... interessante? È come te lo aspettavi?”
Annuii con la testa, incapace di proferire parola per l’emozione. Un cazzo e per di pìù enorme, lì davanti a me che vibrava nell’aria.
“E non ti piacerebbe toccarlo un po’? Per sentire com’è?”
Guardai il camionista negli occhi incerto su cosa fare.
“Dai, non preoccuparti, non succede niente. Togliti tutti i dubbi. Non vuoi sentire com’è al tatto? Dai, sono a tua disposizione” continuò facendomi l’occhiolino.
Incerto mossi la mano lentamente verso il suo membro.
Prima strusciai il dorso sul frenulo, scorrendo in basso per tutta l’asta. Poi mi feci coraggio e afferrai nel mio palmo tutta la cappella.
Era calda, bollente. Mi accorsi subito che era umida, forse un po’ di piscio e un po’ di denso liquido prespermatico, ma continuai a tenerla serrata. La sentivo pulsare nel mio pugno stretto mentre il suo padrone cercava di oscillare leggermente con il bacino. Capii subito cosa voleva ed iniziai ad afferrarlo sull’asta, iniziando una lenta sega.
Scoprii che la consistenza del cazzo, di un cazzo altrui, era meravigliosa. Era caldo, rigido ma morbido, inerte ma dotato di vita. Era fantastico.
Lui sembrava apprezzare e si schiacciò contro la rete per darmi più cazzo possibile da potergli masturbare. Iniziai a massaggiargli i coglioni con l’altra mano e il suo sorriso si fece sempre più largo mentre con una mano si scoprì il petto per strizzarsi un capezzolo. Erano a punta e rossi. Sporgevano sui suoi pettorali facendosi spazio tra ...