Fuori dall'autogrill
Data: 07/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Megaciccio, Fonte: Annunci69
... i peli neri.
“Sei grande. Seghi proprio bene. Se continui così arriviamo al gran finale. Io sono in viaggio da giorni e sono decisamente carico”
Ero troppo imbarazzato per rispondergli, ma non smettevo di smanettarlo. Vederlo provare piacere per il mio lavoro di mano mi appagava. Il suo precum lasciava filamenti ogni volta che passavo la mano sulla pelle vellutata della sua cappella.
“Senti, ma non vorresti provare qualcos’altro?” mi chiese ad un tratto.
“Scusi? Cosa?” ero ancora troppo educato per dare del tu ad un adulto sconosciuto, anche se gli stringevo il cazzo.
“Dai, si vede che ti piace. Non vorresti provare qualcosa di più. Prova a baciarlo”
Rimasi di sasso. “Ma... non so. Non l’ho mai fatto.”
“Beh, mi sembra che anche il resto non lo avevi mai fatto, ma ti sta venendo molto bene. E poi mi sembra ti stia anche piacendo.”
“E poi è sporco” ribattei.
“No, non è sporco. Non hai visto come mi sono sgrullato bene. Al massimo è più saporito. Ma con due leccate di lingua resta solo il sapore del cazzo.
Dai, prova. Se non ti piace smetti. Senti come è caldo? Immagina in bocca che effetto può fare. Avvicinati un po’ di più e poi decidi”
Poco convinto mi chinai verso quella verga bollente.
Il cazzo, dritto e duro, visto da vicino era ancora più invitante. Il buco dell’uretra sembrava un occhio che mi fissava e mi ipnotizzava.
Aveva un odore forte, è vero, ma anche avvolgente ed invitante. Mi eccitava e faceva ribollire gli ormoni nel mio ...
... sangue.
Decisi di provare. Aprii la bocca e tirai fuori la lingua appoggiandoci sopra il glande.
Un sapore sconosciuto pervase le mie papille gustative. Era salato e aspro, ma il contatto con quella pelle calda e morbida mi invitava ad assaggiarne di più.
Iniziai a leccarlo piano, prima come se dovessi ricoprire quella cappella rossa di saliva, poi presi ad avvolgerla con tutta la lingua, come se volessi succhiarla via.
“Oh! Si! Si che sei bravo, cazzo!” iniziò a gemere il camionista aggrappandosi alla rete.
Effettivamente leccare il cazzo non era affatto male. Il sapore acre pian piano svanì, risucchiato nella mia gola, lasciando il dolce sapore del suo succo. Il calore sprigionato contro il mio palato mi invitava ad ingoiarne sempre di più ed iniziai presto un andirivieni con la testa per riceverne il più possibile.
Era buono, succoso e caldo. Lo leccavo per tutta la lunghezza e poi lo rinfilavo in bocca. Mi sorpresi di come il mio primo pompino mi stesse venendo così naturale, istintivo.
Presi a leccargli anche le palle. Il pelo crespo mi solleticava il viso, mentre con la bocca accoglievo i suoi testicoli da succhiare. L’odore del suo pube, che mi riempiva le narici mi faceva girare la testa e mi spingeva ad impegnarmi ancora di più nel mio lavoro.
Ora anche io ero aggrappato alla recinzione, seppure più in basso, speravo che tirandola a me potessi riuscire a possedere quello scettro della lussuria ancora di più.
“Si piccolo, dai. Sei veramente ...