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La cavallerizza
Data: 06/11/2023, Categorie: Etero Autore: smerkuz, Fonte: Annunci69
... collo e ripeteva “Cosa mi vuoi fare?” La stretta della morsa delle mie parti più intime aumentava provocandomi una contemporanea sensazione di eccitazione e dolore. Cominciò a sbottonare i pantaloncini che presto finirono a terra assieme ai boxer, lasciandomi vestito della sola maglietta. Afferrò l’asta eretta e cominciò a menarla con una mano. Con l’altra mi stuzzicò lo scroto che di tanto in tanto tirava verso il basso ottenendo l’effetto di aumentare l’indurimento del membro. L’assecondai senza proferir parola. I nostri respiri erano intensi e sempre più affannati. Le sue mani si muovevano con maestria. Pensai che poche ore prima fece praticamente lo stesso con il suo cavallo. “Ti piace maiale… Sì ti piace. Adesso guarda cosa ti faccio…” Mi passò il medio sulla lingua. Me lo fece leccare. Ripose la mano nelle parti basse e con il dito insalivato cominciò a stuzzicarmi l’ano. Lo inseriva un po’ per volta. Con delicatezza. Un gemito della ragazza accompagnò la penetrazione finale. Mi stava masturbando con un dito infilato nello sfintere. Decisi di prendere iniziativa girandomi di scatto e ponendo fine alla passività. Stavolta fui io ad afferrarle le braccia. La guardai negli occhi e lei abbassò lo sguardo. Tentai di baciarla ma girò la testa e mi rifiutò. “Che fai maiale… Sei un lurido maiale” ripeteva mentre la trascinavo verso il muro più vicino. A passo di pinguino avevo disseminato sul pavimento i miei pochi indumenti. Se in quel momento il padre si ...
... fosse presentato in cucina ed avesse acceso la luce si sarebbe trovato una scena non proprio edificante. Il suo ospite nudo a metà, con il membro dritto puntato verso la figlia, a sua volta in camicia da notte ansimante e bloccata sul muro. “Non puoi scoparmi lo sai?” disse digrignando i denti Continuai a non risponderle. Si inginocchiò davanti a me e si concentrò a guardare la cappella rossa e gonfia. Ci sputò sopra e lo fece sparire nella gola immediatamente dopo. Lo tratteneva in bocca con ingordigia. La salivazione le aumentò a tal punto da farla uscire in grandi quantità. Si bagnò la camicia da notte e dalle trasparenze si notarono i capezzoli induriti del suo piccolo seno. La osservavo nella penombra mentre continuava a provocarmi piacere. Aveva un fisico adolescenziale. Anche le sue movenze ed i suoi atteggiamenti lo erano. Con una mano le stringevo la treccia, con l’altra le sfioravo le spalle. Aveva la pelle morbida e profumata. La carnagione chiara si fondeva con i riflessi della luna piena che penetravano le vetrate della sala da pranzo. Mi abbassai in cerca della sua intimità. La sfiorai. Era completamente rasata e liscia. Con le dita riuscì a sentire i suoi umori. Sentendosi accarezzare il suo movimento si intensificò. Si stacco da me facendo un respiro profondo. Prese la mia mano e la indirizzò sulla sua vagina. Afferrò poi la mia bottiglia d’acqua, ne bevve un sorso e passandosela sulle guance ne sfruttò la frescura del vetro. Mi guardò decisa e me la ...