1. La cavallerizza


    Data: 06/11/2023, Categorie: Etero Autore: smerkuz, Fonte: Annunci69

    ... strofinare delicatamente su e giù “Ho quasi finito”
    
    Ci fu una prima lieve fuoriuscita di liquido seminale che finì sullo stivale della ragazza.
    
    Continuò a dedicarsi al lavoro che stava portando a termine senza sosta. Seguirono altre colate, man mano più potenti. La densità ed il volume dello sperma aumentava di volta in volta.
    
    “Ecco fatto” La donna si alzò scostandosi dal purosangue che ritrasse il pene nella sacca.
    
    Si diede una pulita sommaria passando le mani sulla candida camicetta bianca e rindossò la giacca. Entrambi uscimmo dalla stalla. Cercai di non farmi notare mentre guardavo la chiazza di sperma sullo stivale. Assistere a quella scena aveva contribuito a gonfiare di desiderio i miei testicoli; sentivo l’impellente necessità di svuotarli come lo stallone.
    
    “Bene, buon proseguimento allora. Grazie per la compagnia”
    
    La ragazza salutò come niente fosse e se ne andò lasciandomi solo.
    
    Sudavo freddo e contavo i passi che mi separavano dalla mia camera dove avrei potuto tirarlo fuori e masturbarmi con in testa l’immagine di lei che accarezza l’enorme e sbrodolante pene del cavallo.
    
    Raggiunsi la mia stanza. Il tempo di chiudere la porta ed avevo già abbassato pantaloncini e mutande. Mi stava letteralmente esplodendo la cappella. Dal forellino cominciò ad uscire qualche goccia. Mi piaceva ammirarlo così ingigantito e sentirlo marmoreo tra le dita. Mi eccitai a guardare scendere dei sottili fili di umore che raccolsi con la mano. Li assaggiai. Ero ...
    ... tentato di approfittare della situazione per condividere con qualche amica il momento inviando delle foto del mio membro. Non feci in tempo a riorganizzare le idee che non riuscì ad impedire la spinta dell’impetuoso e primordiale flusso di sperma che terminò la corsa sulla porta a vetri della doccia e sul pavimento del bagno.
    
    Dopo aver riposato qualche ora cominciai ad organizzarmi per la cena. Il posto in cui pernottavo non offriva nessun alcun tipo di ristoro, così chiesi consiglio al proprietario che, dopo aver terminato i lavori in giardino, si reimpossessò delle sue signorili sembianze.
    
    “Non molto distante da qui c’è una locanda dove fanno da mangiare molto bene. Cose naturali” mi indicò il luogo sorridente
    
    Chiesi il nome.
    
    “Da Teresa”
    
    Ringraziai. Dopo qualche passo in direzione del parcheggio venni richiamato dal proprietario della villa.
    
    “Aspetti. Ma perché non si ferma a cena con me e mia figlia? Gradirebbe?”
    
    “La ringrazio ma davvero non mi sembra il caso…”
    
    Rimasi sorpreso ed un po’ intimidito dalla proposta.
    
    “Guardi che ci farebbe piacere. Le piace il vino?”
    
    Risposi di sì, chiaramente il vino mi piaceva.
    
    Il sole al tramonto aveva deciso di stupirci un’altra volta illuminando con sfumature arancio e rosa il cielo e morbide nuvole sornione di passaggio.
    
    In lontananza il canto di un gallo echeggiava tra i campi di girasole ed i filari delle vigne. Di tanto in tanto si riusciva a sentire anche il soffio dei cavalli rinchiusi nella stalla. Mi ...
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