1. Nel laboratorio dell'università


    Data: 04/11/2023, Categorie: Etero Autore: DannyNapo, Fonte: Annunci69

    ... mangiare qualcosa.
    
    Dopo esce anche lei e mi chiede “Dove vogliamo andare? Qua dentro pure sta molta confusione. Ci vogliamo mettere fuori?”. (Vicino ai corridoi c’è una porta che conduce all’esterno; un piccolo spiazzo dove più volte siamo stati a mangiare o a passare del tempo assieme).
    
    “Andiamo nel mio laboratorio. Non ci sta nessuno”.
    
    Andiamo al mio laboratorio ed apro la porta. Appoggio il piatto preparatomi poco prima su un banco. Questo laboratorio non è molto grande, rispetto a quello di Amalia. È una stanza con banconi tutto attorno al perimetro e due banconi doppi al centro. Questo permette di creare una sorta di anticamera ed una zona più luminosa internamente grazie alle grandi finestre.
    
    “Michela non ci sta?”, mi chiede Amalia. (Michela è l’altra laureanda del mio professore).
    
    “No non è venuta proprio. Ha finito due giorni fa l’esperimento e quindi ha deciso di stare a casa. Avrei fatto anche io così al posto suo”, rispondo.
    
    “E il prof?”.
    
    “È andato via quando so venuto in sala studio. Aveva una visita medica. Mi ha lasciato le chiavi come sempre, prima di andare chiudo tutto e le porto giù ai custodi”.
    
    Riprendo a mangiare le pizzette ed i rustici che ho preso.
    
    Poco dopo Amalia mi guarda, si alza dalla sedia dicendo “Vado un attimo al bagno” ed esce dal laboratorio.
    
    Resto per un po' da solo e nel frattempo continuo a mangiare. La fame è davvero tanta.
    
    Mentre addento un pezzo di focaccia sento la porta chiudersi. Inizialmente ...
    ... penso sia per colpa del vento, come succede spesso quando apro le finestre e si crea una corrente. Faccio un sorso d’acqua dalla bottiglia, quindi mi alzo per andare ad aprire.
    
    Ma scopro che non è stato il vento a chiuderla.
    
    Trovo Amalia appoggiata alla porta, che mi guarda con il classico sguardo voglioso che la caratterizza quando vuole fare qualcosa.
    
    “Sicura che nessuno ti abbia vista prima di chiudere? I ragazzi del laboratorio affianco ci sono ancora”, le dico.
    
    “Non ti preoccupare. Non mi ha vista nessuno”, risponde iniziando a toccarsi il corpo con la mano.
    
    Io la guardo e mi avvicino tenendo gli occhi fissi nei suoi.
    
    Appena sono a portata, mi tira a sé ed iniziamo a baciarci. Mentre le nostre lingue si intrecciano nelle nostre bocche, le mie mani iniziano a toccarla. Le stringo le tette e poi il culo. Lei non resta a guardare. Inizia a toccare il cazzo che ogni secondo si ingrossa sempre di più.
    
    Ci fermiamo per un attimo e ci guardiamo negli occhi. Le sue labbra mi fanno impazzire. Avvicino la mia bocca alla sua, ed inizio a morderle le labbra. Lei gode tantissimo.
    
    La mia mano destra si insinua al di sotto della gonna e raggiunge la sua figa bagnata. Inizio a stuzzicarla da sopra le calze ed il perizoma. Non resisto più. Mi abbasso e le alzo la gonna. Poi abbasso le calze e noto il bellissimo perizoma rosso. Con la bocca inizio a baciarle prima le gambe, poi l’interno coscia. Arrivo alla figa che prima annuso e poi lecco, senza però toglierle il ...