1. "prove tecniche di "trasgressione"


    Data: 30/10/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... ironico.
    
    L'atteggiamento sicuro di Gennaro, mi teneva in uno stato di strana eccitazione. Gli sarei saltata addosso; me lo sarei chiavato dentro al bagno, ma lui, con atteggiamento sfuggevole, mi prese per mano e mi portò fuori.
    
    "Mi dici che ti passa per la testa" chiesi in macchina, mentre si percorreva il tratto di strada che si separava dalla spiaggia.
    
    "Niente di che, ho voglia di un bel bagno e di tanto sole; e tu?"
    
    Non risposi e appena arrivati sul lido, ci togliemmo quel poco che avevamo addosso e ci stendemmo al sole.
    
    La spiaggia era semi deserta e, quasi per sfidare mio marito, mi tolsi il pezzo di sopra del costume, rimanendo con solo quello di sotto.
    
    Gennaro, con gli occhi che brillavano:
    
    "Non c'è nessuno, togli anche quello di sotto" chiese sottovoce.
    
    "Aiutami" risposi alzando il culo dal lettino e prendendo l'asciugamano dalla borsa.
    
    Si sedette sul mio lettino e in un baleno me lo tolse.
    
    Mi girò sul fianco e, da dietro, con due dita mi sfilò il plug dal culo, che venne fuori con un soffio simile a: "Flop".
    
    Mi sentii leggermente vuota, ma mi feci prendere tra le sue braccia e mi lasciai andare ad un suo seducente bacio.
    
    "Facciamo un bagno" gli dissi, staccandomi da lui e avvolgendo, poi, il basso ventre nell'asciugamano, corsi verso il mare.
    
    Mi seguì e, prima di entrare in acqua, feci cadere il telo e nuda mi buttai tra le onde.
    
    "Ti piacerebbe se qualcuno ci vedesse nudi?" mi sussurrò.
    
    Abbassando gli occhi, ...
    ... risposi: "Sì".
    
    Non so cosa mi stesse succedendo, ma l'idea della trasgressione stava prendendo corpo nella mia anima.
    
    Ritornammo sulla sabbia e, anche se con un po' d'ansia, mi rimisi nuda sulla sdraio compiacendomi degli sguardi di mio marito e apprezzando appieno i raggi di questo caldo sole autunnale.
    
    Pranzammo nel ristorante a ridosso dell'arenile e poi, di corsa, ritornammo in spiaggia, per non perdere nemmeno un attimo di quel bel tepore. Trascorremmo, così, al sole tutto il pomeriggio.
    
    "Faccio la doccia: mi dai il cambio di biancheria? - chiese Gennaro guardando l'orologio - sono le sette meno un quarto".
    
    "Aspetta, vengo pure io" esclamai, alzandomi dalla sdraio.
    
    Facemmo la doccia assieme e, asciugatici con l'unica spugna a disposizione, ci rivestimmo.
    
    "E questo?" porgendomi il plug.
    
    "Lo rimetto in macchina" dissi con gli occhi bassi e, sottobraccio, ci avviammo all'auto.
    
    Avviò il motore e uscì dal parcheggio.
    
    Tenevo in mano il cazzo di gomma e con il gel lo lubrificai e spostando lo slip lo puntai sull'ano.
    
    Scivolò dentro subito e, aggiustandomi il costume, mi sedetti comoda sul sediolino.
    
    Intanto mio marito prese la strada per casa, ma ad un certo punto svoltò per un viottolo sterrato che portava verso la pineta.
    
    "Dove andiamo?" chiesi curiosa
    
    "Aspetta! Voglio dare uno sguardo oltre la boscaglia".
    
    Piano piano, a causa della strada dissestata, raggiungemmo uno spiazzo dopo gli alberi, a ridosso di una immensa spiaggia ...
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