1. "prove tecniche di "trasgressione"


    Data: 30/10/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    Mio marito, mentre raccontavo, mi teneva per mano, ed io, con lo sguardo, fissavo il muro.
    
    Non nascondo che, insieme ad un pizzico di vergogna, provavo una strana eccitazione.
    
    Comunque, senza mai essere interrotta, arrivai alla fine e solo allora cercai gli occhi di Gennaro.
    
    "Che fai non parli" chiesi agitata, mentre lui, tranquillo, mi sorrideva.
    
    "Sei eccitata? - chiese - io sì"
    
    E così dicendo, prese la mia mano e se la portò sulla patta del jeans.
    
    Era davvero eccitato: da sopra la stoffa potei palpare il suo cazzo duro.
    
    "Solo una cosa,,, l'aveva più grosso del mio" chiese.
    
    Ero frastornata e non mi aspettavo questa richiesta, ma risposi subito:
    
    "Il tuo è più bello" eludendo, certamente, la domanda.
    
    In effetti ricordavo molto bene il membro di Corrado; era davvero più grosso del suo, ma non me la sentii di affermarlo esplicitamente.
    
    "E poi, mi ha soddisfatta e fatto tanto godere, che difficilmente lo cambierei con quello di un qualsiasi Corrado".
    
    Ma gli eventi che si stavano presentando, mi fecero, per forza di cose, cambiare idea.
    
    Si alzò e prendendomi per mano mi aiutò ad alzarmi dal divano; mi prese tra le sue braccia baciandomi con immenso trasporto.
    
    Quella sera rifacemmo l'amore con la stessa foga della sera precedente, ma Gennaro, inaspettatamente, mentre mi chiavava cominciò a sussurrarmi parole come:
    
    "Sei la mia puttana vero? Dimmi che per me faresti qualunque cosa, quello che mi hai raccontato mi ha ringalluzzito; lo ...
    ... senti come è duro?"
    
    In effetti mi stava possedendo con un vigore differente, me lo sentivo in profondità e mi piaceva davvero molto
    
    "Mi stai facendo impazzire, sto godendo continua, non fermarti" risposi con voce roca
    
    "Sì, ma rispondimi: faresti qualunque cosa per me?" mi ripeté.
    
    "Sì, ma muoviti più forte" dissi, mentre stavo venendo.
    
    Quel “sì” fu magico, anche lui, con un sospiro profondo, sborrò nel mio ventre.
    
    Ci accasciammo l'uno sull'altro esausti, ma felici, e senza pulirci ci addormentammo.
    
    Mi svegliai e lui non c’era nel letto.
    
    Non era la prima volta che, mentre facevamo l’amore, mi apostrofava con parole come quelle della sera precedente, ma, dette dopo quello che gli avevo raccontato, mi fecero un effetto diverso e mi portarono a meditare sulle stesse. Dovevo assolutamente sapere cosa stava frullando nel suo cervello.
    
    Il tempo di stiracchiarmi e sedermi che apparve Gennaro, con due tazzine di caffè ed il bricco piccolino del latte.
    
    “Buongiorno, amore mio, hai dormito bene?” disse poggiando il vassoio sulle mie gambe.
    
    “Sì, grazie, sei il mio tesoro, anche il latte! Dammi un bacio”.
    
    Si sedette sul letto accanto a me e, mentre sorseggiavamo il caffè, disse:
    
    “Stanotte mi è piaciuto moltissimo; se non ti fossi addormentata subito, avrei fatto il bis. Anche tu non ti sei risparmiata; ti ho sentita molto eccitata e partecipe, credo proprio che dobbiamo crearci un…diversivo, che riaccenda la nostra passione, non ti pare?”
    
    Conoscevo quel ...
«1234...»