"prove tecniche di "trasgressione"
Data: 30/10/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... cazzetto di sette o otto centimetri lungo, che mi rigirai un paio di volte tra le mani.
"L'ho comperato ieri pomeriggio al sexy shop che ha aperto da poco, qualche volta andiamo assieme a farci un giro. Sarà come quello della tua collega?" chiese.
Il porcello si riferiva a Giorgia la mia collega che si era fatta l'amante e che usava il plug per preparare il culo per l'incontro con lui. Lo indossava la mattina e se lo toglieva solo quando era con il suo uomo. Me lo aveva confidato ed io, in tempi non sospetti, l'avevo raccontato a Gennaro.
"Dai indossalo: nel vano portaoggetti c'è del gel" mi disse come fosse una cosa normale.
Dovevo e potevo rifiutarmi, ma, come ipnotizzata, aprii il cassettino e tirai fuori il tubetto.
"Come faccio" dissi impacciata, ma con il solo desiderio di accontentarlo.
"Togli lo slip, scivola sul sediolino verso il basso e alza un po' le gambe, dovresti riuscirci"
Velocemente mi tolsi la parte di sotto del costume e lubrificai prima il plug e poi il buchino, e guardando il mio uomo, rosso in viso per l'eccitazione, poggiai la punta dell'oggettino sul mio buchino e lo spinsi dentro.
"Non riesco a farlo entrare tutto" e lui entrò in una piazzola di sosta della superstrada, mise le quattro frecce e:
"Girati sul fianco e rilassati" lo sfilò di nuovo e questa volta spinse lui me facendomelo entrare tutto.
Mi rimisi lo slip e una volta rilassata il fastidio iniziale lasciò il posto ad un delicato ...
... piacere.
Durante il viaggio un paio di volte mi chiese come andava, riferendosi ovviamente all'ospite nel mio ano e, avendolo rassicurato che non c'erano problemi, non ritornò più sull'argomento.
In effetti la presenza del plug la sentivo solo cambiando posizione sul sedile, ma, tutto sommato, aveva ragione Giorgia quando mi diceva:
"Mia cara, appena ti abitui, diventa davvero un ospite desiderato"
Arrivammo a destinazione dopo circa un'oretta e prima di entrare in casa ci fermammo sul lido per affittare ombrellone e lettini. Anche camminare con l'intruso accompagnatore non era affatto sgradevole.
"Devo fare la pipì - dissi a mio marito - forse è meglio che lo tolga"
"Aspetta, ti aiuto io - e accompagnandomi in bagno, mi fece sedere sulla tazza e, messa la mano dietro, me lo trattenne nel culo - prova a farla così!"
Era davvero impellente, perché uno scroscio alquanto rumoroso accompagnò la mia minzione.
Con la vescica piena quel cazzetto cominciava a darmi fastidio, ma man a mano che la pipì veniva espulsa, oltre ad un senso di sollievo, stava ritornando il piacere che il plug precedentemente mi stava donando.
Gennaro volle esser lui ad asciugarmi e, mentre una sua mano stazionava tra le mie natiche, con l'altra procedette a nettarmi la figa.
Mi alzai dalla tazza e tirai su gli slip.
"Dai, andiamo al mare?" mi disse
"Ok, ma lo debbo ancora tenere?" alludendo al dildo
"Se non ti dà noia, magari lo togli in spiaggia" rispose con un sorrisetto ...