Totalmente amici
Data: 30/10/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Da circa sei anni, io, Claudio 30 anni, e il mio amico Giulio, 32 anni, lavoriamo nella stessa banca, io addetto prevalentemente alla cassa e lui consulente finanziario; siamo molto amici e ci frequentiamo molto nel privato, anche perché le mogli, Astrid 28 anni la mia, e Miriam 29 anni la sua, insegnano dagli stessi sei anni nel Liceo cittadino ed hanno una notevole frequenza di rapporti, molti interessi in comune e soprattutto una forte empatia che talora sfocia in complicità.
Avevo vissuto una vita quasi regolare, senza grossi sbalzi, e mi trovavo a godermi una certa serenità con lavoro, casa e bella moglie a fare da corollario ad una routine quasi banale; avevo sposato mia moglie quando aveva 21 anni e con lei avevo fatto anche le maggiori esperienze di sesso, in una quotidianità quasi monotona; le uniche vere trasgressioni che mi ero concesso risalivano all’adolescenza quando ancora c’era qualcosa di incerto nel mio comportamento.
Nel corso degli studi medi, avevo un compagno di banco diventato indivisibile nel corso del triennio; con lui registrai il mio primo turbamento; mentre giocavamo a sfogliare di nascosto qualche rivista ‘osé’, mi accorsi di una erezione che le immagini gli scatenavano; capii che c’era un notevole distacco tra il mio pisello che ancora non si decideva a trasformarsi e il suo uccello che diventava cazzo a tutti gli effetti.
Quando, con gesto improvviso, lo tirò fuori e me lo fece vedere, rimasi incantato di fronte alla mazza lunga il ...
... doppio del mio ‘cosino’ e istintivamente allungai la mano; mi chiese se ero disposto a fargli una sega; eravamo abituati a parlarne, finanche troppo, ma era la prima volta che passavamo ai fatti; non seppi dirgli di no e, sotto la sua guida, presi delicatamente l’asta tra le mani e la sentii crescere godendo come se fosse merito mio.
Quella volta si limitò a farsi masturbare finché sborrò con mia enorme sorpresa; qualche giorno dopo, nelle stesse condizioni, mi chiese di prenderlo in bocca; eccitato dalla richiesta che corrispondeva a certe immagine viste, accettai e gli feci il mio primo impacciato pompino; nei giorni successivi, mi guidò dolcemente finché diventai un esperto pompinaro; solo verso la fine del triennio, quasi al momento della separazione definitiva, accettai di farmelo mettere nel culo.
Documentatosi bene sul procedimento, si era procurato della vaselina; unse per bene il canale rettale e il suo cazzo; spintomi con la testa sul letto, mi spinse la mazza nel culo, nonostante qualche mia protesta perché mi faceva male; in realtà, dopo un primo momento di dolore, il mio ano si era adattato alla stazza del cazzo e provai solo piacere mentre mi montava con gusto e con voglia; la sborrata dentro mi lasciò una voglia infinita di rifarlo.
Ma ci perdemmo di vista e non ebbi più occasione di incontrarlo; dovetti aspettare fino a quando ebbi sedici o diciassette anni per rivivere la situazione; successe al mare, nella località dove villeggiavo coi miei; tra i vari ...