Prime esperienze
Data: 29/10/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Gay / Bisex
Autore: Maddness, Fonte: RaccontiMilu
... turbamento. Ero sempre più stranito da quella assurda situazione, mentre Xxxxxx continuava ad armeggiare con la mia patta in modo ancora più deciso, tanto che mi abbassò la cerniera ed io riuscii a percepire chiaramente la sua mano sulla biancheria. Iniziavo a sentirmi un po’ a disagio, ma per risposta mi disse: “Voglio sentire come ti diventa duro l’uccello”. “Come? Ma no…e poi non mi viene duro…se a toccarmi è un maschio…” risposi per cercare di uscirne in qualche modo. “Ah sì?”, disse Xxxxxx fecendo una smorfia divertita ed infilandomi direttamente la mano nelle mutande per poter toccare meglio. “Eccolo, eccolo…” sussurrò mentre mi rendevo conto che effettivamente stavo avendo un’erezione. Dal corridoio giunsero però alcuni un rumori. Xxxxxx tolse velocissimo la mano ed io, cosciente di avere a questo punto il cazzo praticamente in tiro e la cerniera dei jeans abbassata, infilai le mani nelle tasche della felpa, che per fortuna era sufficientemente ampia da coprire quasi per intero anche il cavallo. Non appena la porta si aprì, Xxxxxx iniziò a raccontare una delle sue solite barzellette. Chi entrò non ci fece troppo caso, ci salutò e passò oltre, lasciandoci nuovamente soli. Credo per non rischiare ulteriormente, mi fece cenno di seguirlo e, seppur un po’ titubante, andai con lui. Camminavamo lungo il corridoio a passi rapidi ed in silenzio. Io ero piuttosto agitato e con un migliaio di pensieri che mi vorticavano nel cervello, ma contemporaneamente mi sentivo eccitato. ...
... Ad ogni passo sentivo il pisello strusciare sul cotone ruvido della felpa che speravo fosse sufficiente a nascondere la mia condizione nel caso avessimo incrociato qualcuno. Entrammo in una piccola stanza adibita a guardaroba, dove ero certo che avrei ricevuto subito le stesse attenzioni di un attimo prima. Xxxxxx sembrò avere invece un atteggiamento diverso e, senza fare nulla, iniziò a parlare: “Sai, ti ho visto crescere…sono uno curioso e volevo vedere se a crescere era anche il tuo uccello…” o qualcosa di simile. Forse furono proprio quel misto di agitazione ed eccitazione che in risposta alle sue parole mi fecero sollevare la felpa per scoprire il mio cazzo ancora barzotto dicendo: “Beh…eccolo!” I suoi occhi si posarono sul mio uccello ed un istante dopo lo afferrò con la mano, tenendolo stretto, per pesarne le dimensioni e la durezza. Il fatto che qualcuno mi stesse guardando e toccando diede nuova linfa alla mia eccitazione ed il cazzo mi divenne immediatamente duro. Più il cazzo mi si induriva, più Xxxxxx stringeva la presa. “Ah, si vuol far sentire, l’amichetto…però…senti com’è duro…e che bel pezzo di uccello, ti ritrovi!” continuava a ripetere, facendomi sentire sempre più eccitato e, devo ammetterlo, un po’ lusingato. Xxxxxx intanto fece scivolare lentamente la mano lungo tutta l’asta fino a sfiorare la punta, tornando poi indietro fino alla radice e scoprendo così per intero la cappella, che iniziava a bagnarsi. “…aaaah,” disse con un tono che mi sembrò quasi di ...