La schiava di Katia
Data: 28/10/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Marta86, Fonte: EroticiRacconti
Io sono Marta.
Vi racconterò la mia discesa negli inferi, come da regina sono diventata una schiava.
Sono una donna di 35 anni, indubbiamente avvenente. Alta, con un bel fisico, modellato da anni di pallavolo a ottimo livello, ma anche decisamente femminile. Ho sposato un ometto, Paolo, di professione commercialista, più grande di me di età, ma piccolo, esile e gracile, e, ovviamente, non alla mia altezza a livello estetico. Quindi, data la mia superiorità, l'ho sempre dominato in lungo e in largo, sia fisicamente, dove i miei anni di sport mi hanno consentito di spadroneggiare nei suoi confronti, e sia a livello mentale, dove la consapevolezza della mia bellezza ha sempre sbilanciato il nostro rapporto. Nel corso degli anni ha perfino accettato che potessi avere delle storie con altri uomini, alle quali si è dovuto adeguare remissivamente. Sono arrivata anche a farmi scopare davanti a lui, come il più classico dei cuckold, obbligandolo a guardare. E credo che gli sia pure piaciuto. O comunque lo ha preso con curiosità, senza osare protestare. E quando ha provato a tradirmi lui, con la sua segretaria, che scontato clichè, li ho presi a schiaffi sia lui, che lei. Gliene ho dati tanti che quella donnetta si è pure messa a piangere, mentre lui è rimasto lì con la faccia rossa e gonfia, e lo sguardo perso a terra. Non ha più pensato, nemmeno lontanamente, di fare una cosa del genere. Mi sentivo letteralmente una dea, una padrona.
Ma ad un certo punto è cambiato tutto. E ...
... ora vi dirò come.
Una sera siamo stati invitati a cena, a casa di un cliente che lo studio di Paolo aveva appena acquisito. Un cliente importante, col quale era necessario fare bella figura. Non avevo dubbi che mio marito, col suo eloquio forbito, avrebbe dialetticamente ben sorretto la conversazione. Era questa una indubbia caratteristica del suo fascino. Era così che mi aveva convinto a diventare sua moglie. Da parte mia, invece, decisi di far pesare la mia presenza estetica, indossando uno stupendo vestito da sera, che fasciasse perfettamente il mio corpo, e che avesse un'ampia scollatura, a evidenziare le mie abbondanti tettone.
Arrivammo a casa loro, una magione sontuosa, con almeno due grandi saloni, e sfarzosi lampadari e pavimenti. Ci aprì Katia, la moglie del cliente, accogliendoci nel loro vasto ingresso. Katia era una donna minuta, magra, con i capelli corti e biondi. Una donna completamente insignificante, nè brutta nè bella, direi. Lui, il cliente, Massimo, era viceversa un elegante brizzolato, uomo di un certo charme, di quelli che normalmente vedi accompagnati da qualche giovane donna, anche se talvolta più per il portafoglio che altro. Mi chiesi come potesse stare con quella donna così scialba. In effetti, dagli sguardi che lui mi lanciava, capii subito che cercava anche qualche diversivo al suo stabile legame sentimentale. E, del resto, mi ero vestita così apposta, per farmi guardare e ammirare. Sapevo che stimolare l'attrazione fisica, spesso rende il ...