I colori del piacere
Data: 26/10/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
... Probabilmente Michele in questo modo qui voleva indurmi ad abbandonare la mia fissazione. Poiché cosi era. Ero fissato per lei. Mi doveva leggere in faccia, sulla pelle, negli occhi, anche nella voce. Fui imbarazzato di tanta evidenza di interesse, ma tuttavia continuai a chiedergli tutto ciò che sapeva di lei.
Andai via dopo poco avendo la certezza che Liegina non sarebbe venuta. Almeno non quella sera. Una volta a casa, mi versai da bere, accesi la Tv, e cominciai a guardare una serie su Netflix. Ma la testa non c’era, e quindi cominciai a ripensare alla serata di prima… Istintivamente, la mia mano si diresse verso il bozzolo dei miei slip. Ero solo in mutande, e dopo un po, li tolsi. La Tv era accesa ma non la sentivo. Col dorso delle mie dita, accarezzavo il mio membro che reagendo si stava ergendo in mezzo alle cosce. Con la luce, c’erano dei riflessi sulla mia pelle nera, che si alternavano in base ai miei movimenti sulla mia mano e sul mio cazzo. Pensavo mentre mi accarezzavo alla bocca di Liegina, alla sua intimità in cui mi ero perso senza voler ritrovarmi. Dei lunghi brividi mi percorrevano mentre mi accarezzavo e finii per impugnare completamente il mio cazzo imprimendo movimenti dall’alto verso il basso. Non ero frenetico, assaggiavo il piacere di me con me. Nessuno é avverso alla propria sessualità quanto se stessi. Le linee che definiscono il mio corpo, le conoscevo dall’interno, le sentivo all’esterno, nessuno mai avrebbe potuto toccarmi cosi come facevo ...
... io con me. La mia mano sposava perfettamente ogni contorno del mio cazzo, faceva pressione laddove doveva, sfiorava le corde giuste, premeva sui punti cruciali. Ero con me, ma dentro di me c’era Liegina, non solo la sua immagine, ne il suo ricordo, ma la sua energia che ancora sentivo. Mentre la mia mano andava e veniva, il mio pensiero ripercorreva il giorno dapprima. Il piacere arrivò a gran fiotti che ricaddero sulle mie cosce nere. Rimase cosi per un pò, guardando i miei fluidi colare su di me ed arrivare fino al divano. Poi, mi pulii, ed andai al letto. Il mio corpo era soddisfatto, ma non il mio cuore, ne la mia anima.
Mi svegliai contento. Felice, con onde di piacere che viaggiavano nel mio corpo. Oggi non avrei lavorato, e quindi, avrei proseguito nella mia ricerca. Questa volta, in modo diverso, sfacciato. Sarei andato a farle la posta, e quando l’avrei vista, avrei finto di essere sorpreso.
Cosi feci. Andai all’angolo del suo palazzo ed aspettai. Aspettai a lungo. Dopo quattro caffé, la vidi. Era appena scesa da un auto con tre bimbi ed un uomo pressapoco della sua età. Li vidi parlare tra di loro, darsi un bacio, e lei spari nell’androne con i piccoli. Capii che era sposata, che probabilmente ero parte del suo giorno “libero”, che forse il marito sapeva, o non sapeva. Ma compresi subito che non sarei mai stato parte della sua normalità, del suo mondo. Non la conoscevo quasi per niente, ma mi ero innamorato di quel niente. In una notte, ove la solitudine aveva ...