Incontri casuali - Racconti Erotici

Incontri casuali

... piacere.

"Fai piano, ti prego"! gli dissi.

"Dovevi pensarci prima, adesso sei mia"! mi rispose, e subito dopo mi mollò un'energica pacca sul culo.

"Ahia"! urlai, e subito dopo lui iniziò a stantuffarmi energicamente.

"Hai fatto male a farmi quel pompino prima" mi disse.

"Perché"? gli chiesi.

"Adesso ci metterò un casino di tempo a venire, ti toccherà soffrire a lungo" mi rispose.

"Già, mi tocca" dissi con tono compiaciuto.

Mi scopò così per un po' fra decisi colpi di reni ed energiche sculacciate, poi mi fece girare a pancia in su mettendomi sul bordo del letto, si infilò fra le mie cosce e mi penetrò nuovamente per poi iniziare subito a muoversi dentro di me.

"Voglio guardarti in faccia mentre godi" mi disse; io preso da un attacco di timidezza presi il cuscino e mi coprii la faccia, lui lo afferrò e lo gettò lontano, "fatti guardare" mi ammonì dolcemente.

Mentre mi scopava il culo in quella posizione ebbi l'istinto di afferrarmi il cazzo per menarmelo ma lui mi fermò dicendo che le femmine non si menano il cazzo, poi mi fece spostare nuovamente facendomi stendere a pancia in su sul letto, mi salì sopra alla missionaria e mi penetrò nuovamente, in quella posizione il suo cazzo, per lungo che fosse, non entrava tutto eta la sua cappella arrivava giusta a stimolare la mia prostata, io alzai le gambe e con esse cinsi le sue cosce, lui iniziò a baciarmi in bocca e io ricambiai volentieri, e così mentre mi limonava e mi scopava arrivando giusto ...

... giusto a picchiare contro la mia prostata, complice anche lo sfregamento della sua pancia contro il mio cazzo, di colpo sentii un brivido lungo tutto il corpo che scoppiò in un orgasmo molto intenso e lungo.

Lui si accorse che ero venuto così si fermò e mi chiese: "vuoi che esca? di solito dopo che siete venuti voi maschietti per un po' non volete averlo dentro".

"E' vero" risposi, "ma il fatto che resti senza che io voglia mi fa sentire più sottomesso e mi eccita".

"Allora girati a pancia in giù" mi disse con decisione.

Gli obbedii e mi misi disteso a chiappe all'aria e con le gambe aperte, lui salì di nuovo sopra di me e mi penetrò senza troppi complimenti, poi mi fece capire che voleva farmi chiudere le gambe, lo accontentai pensando che solitamente mi mettevo in quella posizione con quelli che hanno il cazzo piccolo, per sentirlo meglio, ma con lui sarebbe stata tutta un'altra faccenda!

Cinse le mie gambe con le sue come se volesse impedirmi ad ogni costo di aprirle e continuò a stantuffarmi energicamente finché lo sentii scoppiare dentro di me. Riuscii ad avvertire distintamente lo schizzo caldo che riempiva le mie budella e mi chiesi dove aveva tutto quel liquido, considerato quanto me ne aveva fatto bere poco prima.

Rimase un po' fermo sopra di me accarezzandomi, baciandomi e mordicchiandomi sul collo e sulle spalle mentre mi riempiva di complimenti.

Dopo un po' sentii l'esigenza di andare in bagno, gli chiesi di farmi passare e lui, con molta ...