1. L'amore di una spia 1/4


    Data: 20/10/2023, Categorie: Sentimentali Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... fammi una proposta".
    
    Mentre la porta si apre, Annalisa pensa sorridendo che se questa storia va avanti bisognerà farsi venire qualche idea per evitare il tracollo finanziario. Lui è sposato e a lei non va di portarlo a casa sua. E come se non bastasse a entrambi piacciono gli alberghi di lusso, come questo. Ferma le mani dell'uomo, che già sono corse a sbottonarle i jeans. Lo guarda mordendosi un labbro, con un sorriso. "Ho una sorpresa", dice. Prende una poltroncina Frau, di quelle classiche, rosse, e gli dice "siediti". Si inginocchia tra le sue gambe, compiaciuta di trovare davanti ai suoi occhi un pacco già gonfio. Si spoglia lentamente mentre lo succhia, sa che lui adora quel momento in cui glielo prende tutto in bocca e inizia il suo scivoloso e tranquillo su e giù lavorandolo di lingua. Lo ha sempre adorato. Come lei ha sempre adorato la sua mano che le accarezza i capelli e che accompagna con dolcezza il bocchino prima di diventare rapace e frenetica. L'ultimo a venire via è il perizoma di pizzo color petrolio. Annalisa alza lo sguardo, la testa di Lollo è reclinata all'indietro, come sempre quando è al massimo di questo piacere. "Guarda nello specchio...", gli sussurra leccando la punta del cazzo come fosse un gelato. L'uomo esita, poi è come se si risvegliasse di colpo. L'immagine riflessa gli restituisce la vista del piccolo e perfetto culo di Annalisa nel quale è incastonato il jewel plug prelevato accanto al cadavere di Matilde ("questo non ti serve più, ...
    ... vero?").
    
    - Significa che oggi mi dai il culo? - domanda Lollo ridacchiando davanti a quella visione.
    
    - Significa che adesso mi sborri in bocca e poi mi scopi con quell'affare infilato dentro di me - replica la ragazza - ho voglia di sentirti per bene.
    
    - Ahahahahah... una volta me lo davi.
    
    - Una volta era una volta...
    
    Una volta era una volta. Otto anni fa, appena cominciata l'università. E appena cominciato quel corso di Economia aziendale lautamente pagato dai suoi presso un ateneo privato. Una volta era la sera del primo ditalino dedicato al giovane prof, l'uomo più affascinante che avesse conosciuto fino ad allora. E naturalmente una volta era la prima volta, quella frase pronunciata con un sorriso per nascondere l'imbarazzo e l'eccitazione mentre lasciava cadere la spallina del reggiseno: "Dunque sei uno di quei prof che si fanno le studentesse?". Per quasi un anno era stata la sua puttana. La puttana fissa, per meglio dire, perché altre occasionali ce ne erano, anche tra le sue compagne di corso. Annalisa ne aveva le prove. Però per quasi un anno era stata ad aspettare che i suoi "ti amo" fossero ricambiati. Invano, i sentimenti di lui erano un po' diversi. Annalisa li ingoiava, i suoi sentimenti, li accoglieva nella vagina, li riceveva nell'intestino. Finché un giorno una voce proprio dietro il suo orecchio le mormorò "non innamorarti di me, io non voglio legami". Del resto, il corso stava per finire.
    
    Annalisa aveva pensato spesso a come sarebbe stata la sua ...
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