1. All I Want For Christmas


    Data: 12/08/2018, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    Ciao, sono Annalisa. Buon Natale a tutti. Non so perché pubblico questo racconto proprio oggi. In realtà non so proprio perché lo pubblico. Anche se avevo cercato di scriverlo seguendo gli stilemi di ER, mi sembrava una cosa troppo personale per farla leggere in giro. Doveva chiamarsi “Come comincia un amore” e invece si chiama così. Voi leggetelo come se l’avessi scritto… uh, mi pare a ottobre.
    
    *****
    
    - Sai una cosa che mi fa DAVVERO impazzire di te?
    
    Mi volto a guardarlo mentre chiudo insta e poggio il telefono sul tavolino davanti al divano. Piccolo senso di colpa, ero distratta, non lo stavo proprio ascoltando.
    
    Incrocio il suo sguardo da stronzetto. La postura, con quella bottiglietta di birra nella mano appoggiata al bracciolo. Qualcosa mi dice che c’è sotto una sòla.
    
    - No, cos’è? – domando interlocutoria.
    
    - E’ il modo in cui ti sistemi la ciocca di capelli dietro l’orecchio quando ti pieghi a farmi un pompino… e anche la faccia che fai, come apri la bocca…
    
    Lo guardo. All’inizio con sorpresa poi con commiserazione. Poi scoppio a ridere. Lo sapevo che c’era la sòla: una pensa a una coccola, invece questo vuole un pompino.
    
    Non c’è nulla di male, anzi. Ma bastava la richiesta, o anche meno. Ora invece se lo deve guadagnare. Lo scenario è completamente cambiato. E gli scenari su questo divano contano.
    
    Con il tempo ne abbiamo costruiti diversi, più o meno volontariamente. Non lo facciamo per non annoiarci, lo facciamo perché a entrambi piace il ...
    ... gioco. A occhio e croce direi che il copione di stasera prevede che, prima di farmi mettere sotto, lo sfotta e lo insulti un po' e che lui reagisca. Un duello cerebrale, una sfida.
    
    Anche per questo rido, per accettare la sfida. E la mia risposta dovete immaginarvela detta da una che sghignazza fino a lasciarsi cadere sull’angolo del divano.
    
    - Poteva essere un complimento, invece è una maialata…
    
    Lui ha l’espressività di un salmone affumicato. Finge di essere uno che si attende come risposta “oh sì, tiralo fuori che te lo succhio right now”.
    
    Mi chino un po' verso il suo inguine, la ciocca precipita giù, come da protocollo. Me la sistemo dietro l’orecchio, guardandolo come di solito in momenti come questo non faccio mai (sono impegnata a guardare altro, semmai lo guardo dopo). Gli sorrido: "Cosi?". Annuisce con un'espressione beata. Povero illuso, ma davvero ci crede? Non è possibile. Mi ritiro su di scatto e torno a sedere dall'altra parte del divano, gettandogli un'occhiata beffarda.
    
    - Bene, ora fammi vedere come impazzisci…
    
    - E il pompino? - domanda con il tono di chi ha subodorato la fregatura.
    
    - Uh, per quello se ne riparla tra centocinquanta, centosessant'anni...
    
    - Se è così sarò costretto a ricorrere al mercato...
    
    Bravo, però, lo ammetto, "ricorrere al mercato" è una locuzione che non avrei proprio messo in conto, chissà come gli è venuta. E non ha nemmeno protestato.
    
    - Voglio proprio vedere chi te se pija... - replico pensando a una risposta un ...
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