Questo sono io - 2. non sono tuo amico
Data: 19/10/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FinnTanner, Fonte: Annunci69
Anche se avevo un paio di idee in mente, quel pomeriggio non abbiamo fatto più nulla, o quasi. Ci siamo baciati e toccati e poi baciati ancora, tanto. Non mi sarei mai stancato delle sue labbra.
“Allora sei gay?” Mi sfuggì durante una pausa per respirare. Eravamo sdraiati uno accanto all’altro sul mio letto, spalla contro spalla. Ero curioso, ma forse non avrei dovuto chiederglielo.
Marco però non si scompose. “Sì.” Rispose tranquillamente.
Tirai segretamente un sospiro di sollievo. Fino a quel momento, una parte di me aveva continuato a credere di essere una specie di ripiego, un’occasione a portata di mano per svuotarsi le palle in mancanza di una donna. Anche se a pensarci bene, bastava dargli solo un’occhiata per capire che se avesse voluto una donna gli sarebbe bastato schioccare le dita. Adesso rimaneva solo una domanda, perché io? Visto che poteva avere chiunque. Forse era soltanto molto occupato, mi dissi. Il lavoro, la palestra, i tornei di calcetto con i colleghi e nel tempo libero doveva anche badare a me. I miei pensieri correvano in cerchio e tornavano sempre al punto di partenza. In casa aveva qualcuno a disposizione, senza nemmeno doverlo portare a cena fuori prima di scoparselo, e per puro caso quel qualcuno ero io. Non era certo la storia romantica che immaginavo fin da piccolo.
Il silenzio iniziava a pesare.
“Devo andare in palestra…”
“Devo tornare a lezione…”
Questo era davvero imbarazzante, l’avevamo detto insieme. Restammo in ...
... silenzio per qualche altro secondo, senza che nessuno dei due desse segno di volersi muovere per primo. D’altra parte, quello era il mio letto, pensai, e potevo restarci quanto volevo.
“Allora io vado a farmi una doccia.” Cedetti per primo alla fine, sollevandomi a sedere. Ero un codardo.
Appena feci per alzarmi però Marco mi precedette e scattò in piedi. “Bene, allora… a dopo.” Borbottò mentre raccoglieva i suoi pantaloni dal pavimento. Sembrava stranamente in imbarazzo e un attimo dopo era già sparito fuori dalla porta.
Rimasto da solo, sbuffai sconsolato e mi ributtai sul letto. Maledetta la mia boccaccia, mi rimproverai affondando la testa nel cuscino.
Da quel giorno, il rapporto con Marco prese una nuova piega. Superato l’imbarazzo iniziale, la nostra convivenza sotto lo stesso tetto divenne molto più facile. Almeno ora ci parlavamo. Il fatto è che lui si comportava come se non fosse successo nulla tra noi. Era fin troppo amichevole, scherzava e faceva battutacce, commentava ogni scena dei film in televisione e poi si addormentava sempre prima della fine. Era piuttosto ordinato e dopo mangiato metteva anche i piatti nella lavastoviglie. Non si poteva desiderare un coinquilino, o forse anche un amico migliore. Invece io ero sempre più frustrato, ero sicuro che alla fine si fosse reso conto che poteva avere di meglio. Credevo che la delusione mi avrebbe ucciso, ma allo stesso tempo non volevo pensasse che pensavo solo al sesso. Così provai a comportarmi da adulto, se ...