Il mio primo pompino
Data: 17/10/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69
... alzai di scatto , lasciai la postazione e lo segui.
Stavo ad alcuni passi di distanza. Lo seguii dietro a tende, corridoi, scale.
Entrò nei bagni del piano superiore. Dei pisciatoi e due cabine Wc.
Entrò in quella a sinistra e lasciò la porta aperta.
Entrai senza indugio.
Ora lo vedevo bene, un bel uomo, robusto ma non grasso, alto circa come me, barba. Vestito con camicia bianca perfettamente stirata e pantalone scuro elegante.
Si abbassò i pantaloni fino ai piedi, si sedette sulla Tazza riprendendo la lenta sega.
Senza pensarci due volte mi inginocchiai ai suoi piedi con lo sguardo fisso sulla cappella.
Lo ripresi in cura segandolo.
Si accese una sigaretta e comodamente si godette lo spettacolo. La sega durò poco. Con la cappella completamente scoperta cominciai degli assaggi con la lingua. Il primo sapore di cazzo. mhhhhhhhhh
Il gioco diventava via via più eccitante fino a che trattenni la cappella tra le mie labbra. Mmmmmhh non la avrei più lasciata.
Lo presi in bocca il più possibile, non mi entrava forse nemmeno un terzo.
Il sapore vero, quello del Cazzo vero, era inebriante.
Quella pelle morbida, la consistenza. Tutto era nuovo, tutta una scoperta. Annusavo e gustavo il Cazzo. Era buono il Cazzo.
Quante volte durante le mie seghe recitavo quella parola, come un mantra. Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, cazzo.
Emise alcune gocce di lubrificante, succedeva anche a me spesso, non a tutti accade.
Assaggiai per la prima volta quel ...
... liquido. Non avevo mai avuto il coraggio di assaggiare il mio.
Ma l’esaltazione massima era quella di avere la bocca completamente riempita da quella “bestia”.
Già così sentivo il senso di soffocamento.
Mi pare che alla sua terza sigaretta decise di cambiare programma. Lo prese in mano lui e se lo segò per bene.
Era impressionante vedere, lì a pochi centimetri, come si induriva ulteriormente e come si ingrossava.
Fino ad ora era stato molto gentile e premuroso.
Decise che il mio tirocinio dovesse avere un accelerata.
Il Cazzo svettava a pochi centimetri dal mio viso, era uno spettacolo unico al mondo, brividi infiniti percorrevano il mio corpo. Non avevo alcun pensiero, tutta la mia attenzione era dedicata a quel “su e giù”.
Nemmeno mi accorsi che le mie mutande si erano irrimediabilmente bagnate.
Una sua manona afferrò la mia nuca e con maniera decisa mi trasse a sè. La cappella finì dritta dentro la mia bocca nell’esatto momento in cui eruttò.
Fiotti su fiotti di caldo sperma mi invasero la cavità orale. Non ero preparato.
Tossii, sputai, la mano non mollava la presa, solo poco per permettermi di respirare.
Finito di eruttare tenne nuovamente la mia nuca appoggiata a se. Il Cazzo era ancora duro. Era chiaro che avrei dovuto pulirlo. Mi calmai e per la prima volta ingoiai volontariamente un po’ di sperma.
Era delizioso. Ad istinto strinsi la cappella tra le mie labbra e succhiai. Il residuo di sperma uscì.
La stessa cosa che faceva la ...