Esame di maturità - 9° episodio - Racconti Erotici

Esame di maturità - 9° episodio

... scrivendo, soddisfatto e di buona lena, quando squilla di nuovo il cell…

“ciao, sono io”

“ohi Eugène… a cosa devo l’onore?”

“hai visto che pioggia?”

“si… sembra non voglia smettere”

“ieri sera ero molto teso” mi rendo conto che è il suo modo di chiedere scusa

“lo immagino. Come sta tua mamma adesso?”

“sta dormendo. Ieri sera è stata visitata dal papà di Andrea… il dottor Rocgi l’ha in cura da tempo!”

“capisco”

“come vedi anche i (ragazzi) ricchi (privilegiati e annoiati) piangono!”

Colgo il riferimento alle mie parole del giorno prima: “Eugène, mi spiace non sapevo, non potevo immaginare”

È davvero singolare che visto quello che è successo sia io a sentirmi quasi in obbligo di scusarmi

“ora è sedata… sta riposando!”

“ma che cos’ha?”

Omette di rispondere cambiando, arte in cui è maestro, repentinamente argomento: “ora ci sono cose più urgenti! Quel bastardo del professore di storia ci ha detto all’ultimo momento che domani fa una verifica di storia dal primo dopoguerra al secondo conflitto mondiale… sono anzi siamo nella merda… devi aiutarci con un ripasso superveloce!”

“oggi deve essere il mio giorno fortunato! ho praticamente finito di scrivere le tesine dei tuoi amici che, guarda caso, trattano ampiamente questi temi”

“Grande Fabio! Ho davvero talento a scegliere gli insegnanti di ripetizione!”

Ogni volta che pronuncia il mio nome il cuore fa un battito in più: “ed io non darei lezione a chiunque… solo agli ...

... alunni speciali!”

“ah ah… sempre furbo eh? Ricordati che tu sei professore solo per certe cose e allievo per altre… hai fatto i compiti?”

“si… ho iniziato con quello più piccolo…”

“bravo il nostro maialino… si vede che hai talento…”

“però…”

“però???”

“non mi è piaciuto il modo con cui si è chiusa la serata di ieri!”

“invece secondo me è proprio quello che volevi… lo so che ti piace essere dominato, te lo leggo negli occhi…”

“dominato si, umiliato no!”

“sai qual è il tuo problema Fabio?”

“no, dimmelo tu…”

“che sei talmente abituale ad usarle (e ad abusarle) che ti perdi con le parole… noi invece guardiamo ai fatti…e, in questo caso, il fatto è uno solo: che TI PIACE e pure tanto!!”

Le sue osservazioni sono davvero taglienti, resto spiazzato: Eugène ha capito più cose di me in quattro giorni che io in 21 anni!

“a proposito di parole… e la mia relazione? Hai scritto quella per i due stronzi e la mia no?”

“come ti ho già detto la tua è più articolata e poi ci tengo a farla bene!”

“davvero? E perché ci tieni così tanto?”

“lascio a te le deduzioni del caso… a proposito: stai leggendo i romanzi che ti ho dato?”

“si ho iniziato a leggere i dolori del giovane W… pomposo… mi sembra un po' rinco ‘sto tipo… ma dico io! goditi la vita invece di farti tutte ste seghe mentali!”

“accidenti! hai davvero una raffinata sensibilità letteraria!”

“ah ah! Sei un furbone! Ora devo andare… mi raccomando: questa sera ti voglio in forma e ...