Esame di maturità - 9° episodio
Data: 12/10/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fab80, Fonte: Annunci69
... camera
“ciao mamma, hai ragione tu… ci vuole proprio una bella dormita! Bacio”
“lasciami stare non lo do il bacio a uno scostumato come te!”
“bhe allora te ne do due io! Anzi tre! Anzi quattro”
Cerca di sottrarsi ai mei baci, ma sorride… e, un po' più sereno, sorrido anch’io.
Una volta in camera chiudo la porta e resto in slip.
Accendo la radio a volume basso, appena accennato, indi mi stendo sul letto di lato.
Osservo le pareti poi percorro il corpo con gli occhi prima, poi carezzandolo la gamba sinistra soprattutto dalla coscia, al ginocchio fino alla caviglia…
Lo sguardo si ferma sulla zona inguinale, su quel bozzetto dento gli slip pulsante vita ed ora tranquillamente a riposo…
Qualcuno lo definirebbe un atteggiamento narcisista e probabilmente lo è: ho sempre adorato gli slip fin da ragazzino; nei primi anni 90 mamma riceveva ancora il catalogo postalmarket che vendeva anche intimo maschile… restavo ammaliato dalle fotografie di giovani uomini, col sorriso un po' finto, e confusamente sentivo i primi turbamenti cui, tuttavia, non osavo dare nome…
Definire quell’inquietudine, quell’accenno di eccitazione mescolata ad un imprecisato senso di colpa, era allora impossibile…
Era qualcosa di sbagliato da nascondere a me stesso e agli altri…
Forse è perché ero sbagliato che papà era andato via?
Ma questa sera no, questa sera non c’è traccia di eccitazione, per oggi ho già dato (e preso) troppo…
Mentre la radio canta “mi piaci tu e ...
... mi machi sempre più” (davvero un motivetto insulso!) sento che Eugène mi piace più di ogni cosa, persona, luogo, romanzo o poesia e, al tempo stesso, provo, nei suoi confronti, una rabbia sdegnosa, impotente… già, lo so, sconfitta in partenza
“perché mi ha umiliato in quel modo? Che bisogno ne aveva?” e poi, senza soluzione di continuità: “quanta sofferenza nasconde dietro le sue maschere? Cosa aveva sua madre, tutta sconvolta nel parco della villa?”
La preoccupazione prevale sullo sdegno così decido di chiamarlo per chiedergli se la situazione si è normalizzata…
No, non sono sincero con me stesso: la verità è che ho deciso di chiamarlo perché, anche se pare impossibile, sento già la sua mancanza, perché voglio dimostrargli che nonostante i suoi modi, nonostante tutto… sono un suo amico che si preoccupa per lui, di lui, con lui…
Ma nemmeno questo è vero: io non sono un suo amico; sono SUO e basta, i SUOI umori più intimi sono entrati dentro di me…
per associazione d’idee ripenso all’articolo di un esoterista che avevo letto tempo fa (sono sempre stato un lettore onnivoro e vorace): il tizio sosteneva che determinate pratiche sessuali, quali appunto la fellatio con ingestione del seme, solo apparentemente sono semplici giochi erotici; in realtà creano un legame - “fluidico” lo definiva – tra le persone coinvolte… qualcosa di molto potente insomma che crea – secondo l’esoterista – un legame indissolubile e, in caso di interruzione del rapporto, una fortissima ...