Esame di maturità - 9° episodio - Racconti Erotici

Esame di maturità - 9° episodio

... tiene aderente al corpo…

Capisco subito cosa vuole… vado vicino, vicino ed inizio a leccargli e baciargli i coglioni: sono tondi, del tutto lisci, il loro profumo è inebriante, sento che sono pieni; buoni, penso, sapendo che tra non molto il loro contenuto sarà nella mia bocca spalancata alla massima estensione per saggiarne prima uno, poi l’altro, indi tutti e due insieme…

Sento però che Eugène vuole di più dal suo Fabio ed allora mi posiziono esattamente sotto il suo scroto e con la testa leggermente piegata all’indietro inizio a leccare prima l’attaccatura delle palle, poi il buco risalendo e addentrandomi sempre di più con la lingua tra le sue segrete delizie…

Gli sta piacendo molto: me ne accordo dal movimento della sua mano sul pene ora più veloce, dai guizzi della muscolatura delle cosce…

Sono scomparsi inutili pudori, imbarazzo, disagio o vergona; c’è solo una dedizione totale e assoluta a lui che costituisce inizio e fine del mio piacere: i suoi più intimi recessi mi stordiscono, godo di ogni millimetro percorso dalla lingua e anche col naso che, in quel dolce abisso, vorrebbe immergersi per non riemergere più…

Non ci sono più gli altri, scompaiono il tavolo, la stanza e gli oggetti… solo i nostri corpi perduti nella passione sembrano esistere…

Perdo la cognizione del tempo fino a quanto Eugène chiude le cosce; cado leggermene all’indietro giusto in tempo per essere inondato da un potentissimo spruzzo caldo… lo sento ovunque in testa, sulle ...

... palpebre, nelle narici, sulle labbra che percorro con la lingua… il mio tesoro ha superato se stesso: nessuno mi aveva mai lavato così…

Sono esausto, pieno di sperma ovunque che sta iniziando a seccare, sento in alcuni punti che la pelle inizia a tirare un po’… mi siedo sul pavimento. È sempre lui, il biondo angelo ribelle, a parlare:

“soddisfatto?”

“si”

“però manca qualcosa giusto? Dai dillo! Noi siamo qui per te!”

“non mi oso…”

“dopo tutto quello che è successo, non ti osi? Non ci crediamo”

“smettetela…”

“lo so quello che vuoi, però devi chiederlo!”

Mi osservano seduti a gambe incrociate davanti a me, ricomposti seppur non perfettamente nella loro tenuta in bermuda bianchi e t-shirt nere, con i piedi scalzi

Ho percezione della mia nudità, della disperata eccitazione che provo li, davanti a Loro

“voglio che uno di voi mi faccia una sega, mentre bacio gli altri…”

“visto che li conosci i tuoi desideri? Ci voleva tanto a dirlo? Quale mano vuoi?”

“quella di Andrea…”

“wow… Andrea, lo hai proprio rapito oggi il nostro professorino… va bene!”

Interviene Roberto: “un attimo, un attimo… io non ci sto… mi fa schifo baciare uno che è pieno ovunque del vostro seme secco!”

Eugène ha il perfetto controllo della situazione e dei suoi uomini: “stai tranquillo Rob… qui a fianco nel corridoio c’è un piccolo bagno di servizio. Gli facciamo lavare la faccia e poi esaudiamo il suo desiderio… eh, eh! Su andiamo!”

Tutti insieme scendiamo dal palco; lancio ...