Esame di maturità - 9° episodio
Data: 12/10/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fab80, Fonte: Annunci69
... davanti al palco, una.
Le pareti, insonorizzate, sono rivestite di legno scuro che fa risaltare il piccolo palco quasi interamente occupato da un tavolo rivestito anch’esso di velluto rosso. La cosa più sorprendente è lo schermo semicircolare che occupa l’intera parete di fondo quasi ad abbracciare con la sua opulenta tecnologia i potenziali spettatori. Di lato, nascosto dal lembo di un tendaggio (che evidentemente serve, chissà in quale occasione, da quinta per chiudere il palco) noto un mobile nero dalle cromature argentee con diversi ripiani ove, tra gli altri (a me sconosciuti) dispositivi, sono disposti un lettore dvd e, in basso, un videoregistratore. Una selva di fili, raggruppati con cura in apposite canaline, si allontana discretamente dal mobile.
“wow… vedere un film qui deve essere un’esperienza sensazionale”
Eugène sorride: “lo sarà eccome vedrai! dammi la cassetta”
“vieni a sederti vicino a noi tesoro!” Andrea e Roberto mi trascinano con loro e, mentre Eugène sale sul palco per inserire la vhs, mi fanno sedere al centro della seconda fila (quella da tre) sistemandosi uno su un lato e uno sull’altro.
Eugène si siede nell’unica poltrona in prima fila davanti a me e quando, telecomando alla mano, domanda “faccio partire?” noto che ha indossato piccoli occhiali rotondi cerchiati d’oro.
È semplicemente, stupendamente, assurdamente bellissimo… quel piccolo accessorio che renderebbe ridicoli molti, sul suo viso calza invece a pennello… ne attenua un ...
... poco la sfrontata fisicità donandogli un’aria vagamente intellettuale e amplificando il verde, ora acquoso, degli occhi… un ricciolo è rimasto incastrato nella stanghetta.
“ehi! Ti sei incantato?”
“vai!” rispondo accorgendomi di essere rimasto imbambolato, per un magico attimo, a contemplare il suo viso.
Sembra di essere al cinema: uno schermo così grande e un audio tanto perfetto ci traportano veramente nella Roma del 1938. Le interpretazioni di Mastroianni nella parte del solitario (perseguitato dal regime perché omosessuale) Gabriele, e quella della Loren che veste i panni, un po' sguaiati, della casalinga Antonietta sono magistrali: le loro voci, gli sguardi e i silenzi mi fanno venire i brividi.
Abbiamo sensibilità molto diverse io e i miei amici, ma mentre scorrono i titoli di coda sento che il film ha colpito anche loro… c’è silenzio, un’atmosfera sospesa dove probabilmente ciascuno di noi sta, consapevolmente o meno, metabolizzando ciò che ha appena visto con i propri filtri interpretativi
Andrea poggia la testa sulle mia spalle “grazie Fabio… gran bel film! Ora questa tesina la sento un po’ più mia”
Sono contento che anche lui abbia iniziato a chiamarmi per nome penso osservando i suoi lungi, lisci capelli neri fluttuare sul mio torace.
Accade tutto molto, molto velocemente.
Dall’altro lato, Roberto poggia la sua gamba sulla mia.
“bello! ma non è che anche quel Jesse Owens è finocchio? Non voglio parlare di froci al mio esame!”
“stai ...