Il prigioniero del bordello - capitolo 2
Data: 11/10/2023,
Categorie:
Trans
Autore: Strapps, Fonte: Annunci69
... una scorta personale, ma sono rare le volte che ce lo passa a colazione. Li conserva per i suoi giochetti, per le sue preferite della casa, 1 e 2 e per 3 e 5 che hanno privilegi speciali. Mi viene voglia del budino AppleBelles. 1 mi vede e mi sbatte in faccia il budino. Con la bocca fa segno che è buonissimo. Affonda il cucchiaio nella confezione gialla e verde e ne cava una dose esagerata, se la ficca in bocca e la mangia di gusto.
“Ehi troietta, non fare l'ingorda e porta il tuo culo qui, non penserai che ti ho dato il budino solo per fare la carina con me?” 1 fa una faccia incazzata e frustrata rivolta a me. Sbuffa ma poi si volta e sorride a Mammie dentro il suo ufficio. “E tu stronzetto torna dentro!” mi ordina.
Rientro nella stanza e mi sdraio sul letto.
Di storie di gente che ha provato a scappare da questa casa ne ho sentite da 3 e 5. tutte finite tragicamente. La prima notte, dopo aver pianto a lungo ho provato a forzare la porta della stanza con un pezzo di metallo che ho trovato sotto il letto. Ho iniziato facendo piano, pensando che nella casa tutti dormissero, ho continuato solo qualche minuto. Poi ho sentito la porta aprirsi e Mammie in pigiama era lì assieme un tizio magro con dei tatuaggi sul collo. È entrata mi ha sbattuto a terra e mi ha riempito di schiaffi, quindi il tizio magro mi ha afferrato per le spalle e mi ha trascinato fuori. Mi ha sbattuto in una stanza minuscola, mi ha legato le mani e i piedi con delle corde e mi ha lasciato per terra. ...
... Intanto sentivo la casa svegliarsi, Mammie che urlava e le luci accendersi. Volti sconosciuti che avevo solo intravisto poche ore prima mi fissavano assonnati ero nel panico e tremavo.
“Adesso vedete cosa capita a chi fa lo stronzo e non obbedisce a Mammie! Guardate stronzi!”
La donnona nera mi dette un paio di calci e poi mi strappò il pigiama di dosso.
“Questo lo dovrai ripagare, puttana!” e mi tirò degli schiaffi. Quindi strappò anche le mutande e rimasi nudo e legato a terra, piangendo, impaurito.
“Glojer! LA CINGHIA!!” disse al tipo tatuato e questi passò a Mammie una cinghia nera con delle borchie.
“Adesso assaggerai la cinghia. Se sei furbo la lezione di stanotte ti basterà, sei sei stupido questa cinghia la proverai spesso e vedrai...non ti piacerà!” e prese a colpirmi sulle gambe con violenza. I colpi era fortissimi e urlavo di dolore, sopra di me gli altri della casa guardavano. Mammie mi ingiuriava e mi colpiva con forza. Non respiravo dal dolore, piangevo ed urlavo e la cinghia si abbatteva sulle gambe e sul culo. Una furia. Svenni.
Mi risvegliai al buio nella stanza, slegato ma dolorante. Le ferite della cinghia mi pulsavano sulle gambe e sul culo, era un inferno. Urlai di dolore e chiesi aiuto, ma nessuno mi rispose. Provai a bussare alla porta chiusa piangendo. Quando si aprì la porta Mammie entrò, mi dette un paio di ceffoni fortissimi in volto. “Stronzo, fortuna tua che non stavo dormendo altrimenti ti avrei preso a cinghiate ancora! Questa ...