1. INCESTO A SORPRESA, PARTE DUE.


    Data: 09/10/2023, Categorie: Etero Lesbo Incesti Autore: tantreros, Fonte: RaccontiMilu

    ... portavo a fare delle passeggiate, a come la vidi crescere così bella e forte, diventandone paternamente geloso di fronte ai ragazzi che si presentavano, nelle varie fasi della vita, come fidanzati.
    
    Non la potevo pensare mentre faceva sesso; erano inconcepibili quelle turbe sessuali sul suo conto. Eppure la vidi crescere, la vidi germogliare, la vidi esplodere sensualmente, ma sempre distinta, con gli abiti giusti e decorosi addosso, al massimo in costume da mare, ma sempre riservata, mai provocatoria.
    
    Adesso eravamo li, seduti nel nostro salotto a elaborare ciò che era avvenuto. Tra una sigaretta e un bicchiere di gin, tra le lacrime e gli sgomenti, tra il riconoscere ed il rinnegare che provammo piacere e fantasticare ad una svolta intrigante ma proibita.
    
    Anche se nostra figlia aveva le chiavi di casa, suonò ugualmente alla porta. Le andai ad aprire e lei entrò in casa con gli occhi bassi. Vestita con un abito rosso molto succinto, senza maniche, una scollatura ampia che partiva dalle spalline arrivava fino al seno racchiuso in uno stretto reggiseno a balconcino. L’abito continuava fino sopra alle cosce, alla vita una cintola nera di cuoio con una fibbia a forma di cuore color argento con brillantini. Tacchi a spillo neri la rendevano più alta e più sensuale, con i suoi capelli sciolti che le scendevano lisci e fluenti circondandole il collo fino a lambire il seno sul davanti.
    
    Dietro di lei vidi apparire il ragazzo che era con lei alla festa al locale. Un ...
    ... ragazzo dal viso pulito, con i capelli castani chiari mossi con taglio medio. Era vestito con abiti molto semplici; una camicia di seta nera a mezze maniche, un paio di jeans e delle scarpe tipo mocassino nero opache.
    
    Adriana ed il suo accompagnatore entrarono senza dire nulla, anzi, a dire il vero, il ragazzo mi chiese il permesso di entrare a bassa voce. Lui la seguì fino al salotto, dove sul divano c’era sua madre che, appena la vide, rimase in un rigoroso silenzio, tenendo in mano il bicchiere.
    
    Chiusi la porta e seguendoli. Adriana era in piedi, muovendosi sul posto molto freneticamente. Capivo che cercava le parole per iniziare a parlare. Fui io a rompere il ghiaccio offrendo loro da bere. Il ragazzo accettò, Adriana no, ma guardandomi dritta negli occhi prese a parlare:
    
    -Vi presento Luigi. É un mio collega di lavoro. Un ragazzo molto timido ed impacciato con le ragazze. Quando ho saputo della festa di stasera, ho pensato di portarlo per aiutarlo nel suo problema relazionare con le ragazze. Non sapevo, e non potevo immaginare di trovare anche voi due.- La sua voce calda e suadente fu interrotta da quella rauca e fil di voce di Roberta:
    
    -Da quanto tempo frequenti i locali?-
    
    -Sono due anni. Da quando mi sono lasciata con Pietro dopo averlo scoperto che mi tradiva con altre ragazze.-
    
    -Ed è stata una tua scelta personale o qualcuno ti ha condotto a farlo?-
    
    Roberta voleva capire come sua figlia aveva iniziato a frequentare i locali per scambisti e come mai era ...
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