INCESTO A SORPRESA, PARTE DUE.
Data: 09/10/2023,
Categorie:
Etero
Lesbo
Incesti
Autore: tantreros, Fonte: RaccontiMilu
... rendeva desideroso. Quelle piccole venature delicate sulla pelle chiara, la morbidezza che attirava la mia trasgressione nel metterci ancora le mani, per palpeggiarlo, per insinuare il mio membro che si stava ergendo. Me ne ero accorto; mi stavo eccitando nel vedere il seno di mia figlia che mostrava impettita.
Fui colto da un impeto di follia e la schiaffeggiai. Si mise la mano sulla guancia colpita, guardandomi severamente. Era la prima volta che colpivo mia figlia.
A quel punto, vidi il ragazzo muoversi verso di noi, ma Adriana lo fermò con un gesto della mano. Mia figlia si girò verso sua madre che rimase allibita per quel gesto, ma forse anche per le parole uscite dalla bocca di sua figlia.
-Uno schiaffo non significa niente, mamma. Ne ho presi molti da te quando ero piccola, per tanti motivi, per educarmi e farmi crescere. Me ne aspetto un’altro per quello che ho da dirti. Perchè lo sai, e lo sai benissimo tanto che sei venuta sulle mie labbra, mentre te la leccavo e ti stimolavo il clitoride. Mentre facevo ondulare i capezzoli sul tuo piacere e l’altro uomo ti penetrava fino a farti venire all’orgasmo, ed io ero montata da tuo marito, mio padre, che godeva a sua volta mentre affondava il suo membro tra le mie cosce. Adesso lo sa che godeva su sua figlia e tu godevi per me.-
Roberta ed io eravamo distrutti. Le parole erano finite. La realtà si era rivelata squarciando il velo di ipocrisia che mia moglie ed io pensavamo di metterci sopra. Ma il velo era ...
... leggiadro di fronte al quel turbine di vento di realtà che Adriana soffiò.
Roberta tremava, la sua mano che brandiva il bicchiere ne dava il segno della sua destabilizzazione emotiva. Cercava di bere, ma il gin le si versò sul mento, presa da un incapacità improvvisa dettata dalle parole di Adriana.
Le si mise a sedere vicino, con le braccia sulle cosce, china in avanti, stringendo il seno tra le braccia.
-Paolo, mettiti di fronte a mia madre e tiratelo fuori.-
-Non penserai di fare sesso, vero?- Domandò Roberta incrociando le braccia al petto.
-Da adesso in poi, tutto ciò che accadrà, mamma, dipenderà da noi.-
Paolo restava fermo dove era. Era indeciso se assecondare nostra figlia.
-Paolo, è la stessa donna che te lo ha già succhiato stasera. Non avere timore solo perchè la vedi in volto.-
-Veramente è perchè è tua madre e la situazione tra voi è critica.- Rispose Paolo con filo di voce.
-Era mia madre anche al locale, e sono sicura che se non lo avessi saputo che fosse mia madre, avreste fatto le stesse cose anche senza nessun abito che celasse le vostre facce.-
Paolo si pose di fronte a Roberta, con le dita si tirò giù la cerniera dei pantaloni e si prese in mano il cazzo.
Non era un ragazzo dotato, ma non era questo il punto, nemmeno io lo avevo lungo, solo la cappella era grossa rispetto alla media, ma la lunghezza non era certo da film porno. Paolo lo pose di fronte al volto di mia moglie che teneva ancora le braccia incrociate e le gambe ...