Il cuck di moglie e figlia 01 - Racconti Erotici

Il cuck di moglie e figlia 01

... camera sua.

Era concentrato sul viso di sua moglie. Era estremamente orgoglioso di come riuscisse a gestire le furie vogliose degli sconosciuti che via via approfittavano del suo corpo.

Ma il suo sguardo, più che l’interesse da bassa macelleria per quei corpi intrecciati, era concentrato sul viso.

La trovava sempre magnifica, perfetta anche spettinata, con trucco sfatto, colante, con evidenti tracce di seme maschile variamente sparso sul viso.

Era sempre la sua meravigliosa moglie.

Mancò poco, un giorno, che la segretaria lo scoprisse in atto masturbatorio. Si era lasciato andare ad una diretta della moglie, una delle tante che quasi quotidianamente organizzava nella sua alcova. Quella volta più di altre, sentendosi chiamato in causa più di una volta con il famoso epiteto di “Cornuto”.

La vista della moglie raggiante unita a quella parola sulle sue labbra, mentre il maschio di turno le spruzzava sul viso il suo sudato seme, gli fece perdere quell’autocontrollo di cui andava tanto fiero.

Nemmeno si accorse e si ritrovò a masturbarsi, in piedi, nel suo studio, davanti allo schermo del suo portatile.

La segretaria chissà per qual motivo non attese il classico comando di entrare dopo aver bussato. Entrò.

Per tanto tempo Filippo non fu sicuro se la sua velocità di riordino fosse stata sufficiente a non farsi “beccare”.

La segretaria non disse mai nulla al riguardo.

Le giornate proseguivano, si stava avvicinando l’estate ed anche il ritorno a casa ...

... della amata figlia.

Filippo si pose un quesito “famigliare”.

Come gestire quella situazione?

Certo a Giorgia Elena, 18 enne da li a breve, non era possibile confessare quel segreto.

D’altra parte si chiedeva, come avrebbe potuto gestire quell’esubero ormonale Vanessa. Con la figlia in casa come avrebbe potuto gestire, oppure astenersi da, quelle maratone sessuali di cui aveva “assoluto bisogno”, perlomeno a giudicare dagli ultimi mesi trascorsi.

Sarebbe riuscita a “calmarsi” ?

Riflessivo come sua abitudine decise per il bene e l’onorabilità della famiglia. Decise di affrontare Vanessa.

In quella maniera perlomeno avrebbero potuto gestire la situazione più comodamente senza coinvolgere la figlia.

La quale mai avrebbe potuto comprendere quella situazione essendo stata affidata bell’apposta alla cura delle caste Religiose.

La sera a cena, Filippo, del tutto inaspettatamente estrasse dalla sua lussuosa 24ore, una bottiglia di vino.

A Vanessa si stampo una smorfia di sorpresa sul suo meraviglioso volto. Prese due bicchieri, li riempì.

“A cosa dobbiamo questo brindisi” chiese Lei.

“Brindo a noi, mia dolce Vanessa, al nostro Amore ed alla mia felice condizione di Cornuto” finita la frase ingoio d’un fiato il contenuto del bicchiere.

A Vanessa, che aveva cominciato a sorseggiare, andò quasi di traverso.

Necessitava una spiegazione a questo punto.

“Tesoro mio, sei stupenda, mi dai gioia. Rinnovo il mio amore, per sempre!”

Abbracciò la ...