1. Autobus


    Data: 06/10/2023, Categorie: Incesti Autore: roby 3, Fonte: EroticiRacconti

    ... controllare, la sua perversione era totale, ed il povero Luca senza saperlo si accontentava dei rimasugli di sesso che lei gli riservava.
    
    Ma anche lui era contento, perché quando aveva saputo delle sue performance con altri cazzi, si era sempre trattato di fatti non dipendenti dalla volontà di lei, e quindi non attribuibili alla responsabilità di Enrica. Diciamo che aveva messo una pezza a colore, non voleva prendere atto che sua madre era una donna facile, pronta a qualsiasi esperienza purché nuova ed intrigante come le avventure vissute sul pullman. Prendere cazzi sconosciuti sull'autobus le piaceva moltissimo, era un po' rischioso, ma la soddisfazione era enorme, quelle venute erano memorabili, le avrebbe ricordate per molto tempo, ma ritenne di doverci ancora riprovare, magari alla ricerca dello stesso cazzo che l'aveva inculata l'ultima volta, ma era impossibile tra le centinaia di uomini che affollavano quel pullman. Doveva affidarsi al caso, ma era fiduciosa che sarebbe riuscita a ritrovarlo, e proprio per cercarlo a fine settimana, precisamente il venerdì tornò al centro commerciale verso le dieci per riprendere l'autobus delle dodici e mezza. Era vestita come la volta precedente, stesso vestito leggero e piuttosto largo che arrivava a metà coscia, scarpe con tacco medio, ma soprattutto senza mutande, ricordava che il suo amico quando si accorse che era senza slip, la strinse forte e la inculò con veemenza. Ormai si sentiva una veterana, con uno sguardo capiva chi ...
    ... avrebbe potuto interessarla per il suo progetto, ma anche gli uomini erano attenti a quello che accadeva intorno a loro. Ognuno โ€“ in definitiva โ€“ stava cogli occhi aperti per approfittare di qualunque situazione favorevole. Luca era coi suoi amici al mare per i bagni, quindi era tranquilla al massimo, tutto si sarebbe svolto normalmente. Mentre attendeva nella piazzola l'arrivo del pullman, scrutò gli uomini che attendevano insieme a lei, cercò di capire se il suo amico era tra i presenti oppure sarebbe salito in seguito, oppure ancora era già sul pullman. Niente, nessun uomo tra quelli in attesa le sembrò in grado di fare una cosa comunque rischiosa, stavolta voglio guardarlo in faccia e vedere da vicino questo gran figlio di puttana. Al solito il pullman era già pieno all'inverosimile, il caldo ed il sudore avevano impregnato l'aria ed il respiro era già affannoso. Si piazzò a metà, in piedi tenendosi ad una maniglia in alto, in modo da far alzare la gonna già corta di suo ed attese gli eventi. Gli scossoni erano frequenti e lei veniva sballottata a destra ed a manca. In uno dei tanti scossoni, sentì una manata sul culo, ecco ci siamo โ€“ pensò โ€“ cominciano le danze. Quella manata era stata evidentemente di assaggio, perché fu ritirata immediatamente indietro, ma al successivo scossone quella stessa mano rimase ferma ad avvolgere una natica del suo culetto. Quella mano galeotta ravanava e cercava di insinuarsi nel solco fra le natiche, lei si spostò un po per favorire quella ...