1. Volo lufthansa roma-berlino est


    Data: 01/10/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... da Helena che ci spiava guardandoci nello specchio.
    
    Mi lasciai andare al suo desiderio, pompò, pompò fintantoché, sentendomi sul punto di venire, si fece sborrare in faccia, sui capelli, sul petto, poi me lo riprese in bocca leccandolo tutto per pulirmi anche dall'ultima gocciolina.
    
    Helena, dimenticò di quello che stava facendo, ora s’era seduta in poltrona.
    
    Con la scusa di far pipì, feci per andare in bagno, ma lui non volle, si sdraiò di nuovo per terra, davanti a me.
    
    -“Piscialo”, disse perentoriamente Helena e non era un invito, era un ordine che lui aspettava.
    
    Il fiotto caldo cadde sul petto e, al piacere di lui, lo diressi sul pube, sulle mani, sulla faccia perché ne potesse bere. Raccolse le ultime gocce leccandole con la lingua e, di nuovo, la voce dura di Helena:
    
    - “Ora chiavalo. Snell!”.
    
    E mentre lei cominciava una solitaria masturbazione, io iniziai a pompare nel suo sedere, battendolo colla mano aperta affinché agevolasse il mio movimento, tirandogli i capelli perché girasse ...
    ... la testa verso di me e vedesse bene chi era il suo padrone, prendendogli con entrambe le mani i capezzoli per farlo rabbrividire di piacere. La sua grande forza ora, cominciava a lasciarlo e sotto i miei colpi mi sembrava di sodomizzare un bambino, fragile, inesperto.
    
    Quando venni stavolta urlai io mentre lui ripeteva:
    
    - “Che bello, papà!”. Ma la “mamma” prese l’iniziativa, me lo strappò di sotto, lo infilò con il busto sotto il letto e cominciò a frustarlo sul sedere con la cintura; i mugolii che si sentivano non erano certo di dolore, ma io interruppi il gioco, diedi una mancia ad Helena e lei se ne andò.
    
    Ora eravamo ancora soli, lui tra le mie braccia si faceva cullare.
    
    Rimanemmo in quella posizione per un tempo che mi parve infinito, ma che finì con il telefono. Era il portiere che richiamava il capitano, lo cercavano perché doveva essere fatto un volo straordinario e c’era bisogno di lui.
    
    Il bacio che suggellò il nostro arrivederci mi fece comprendere che quello era un addio.. o forse no.. 
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