Volo lufthansa roma-berlino est
Data: 01/10/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
... illustre sconosciuto della Germania Est.
Ma era evidente che gli piacevo almeno quanto lui piaceva a me. Si alzò, sguazzando nel bagnato, mi raccolse tra le braccia e ci sdraiammo sul letto. I baci e le carezze continuarono.
Sempre in silenzio, e un po’ timidamente, feci scorrere le dita sulla sua schiena, poi affrontai il solco tra le natiche e, più giù, il buchino, pronto a scappare se lui avesse reagito, ma non fu così, si aprì tutto offrendosi come una rosa e permettendomi di entrare in lui con uno, due, tre dita.
Colto da furore, gli sollevai le grandi e possenti gambe sopra le mie spalle, umettai quei petali di rosa per poi spingervi dentro tutta la mano e, ancora, ancora!
Il polso e l’avambraccio. Avevo la netta impressione di averlo tutto in mio potere e le dita gli accarezzavano le viscere, mentre lui sembrava perdere i sensi dal piacere.
Sfilai il braccio, sostituendolo col mio membro che ormai era sul punto di venire, diedi qualche colpo finché, nel momento in cui il mio caldo umore lo riempiva lui diede un barrito di piacere, stringendo lo sfintere in modo che io non potessi sfilarmi di lì.
Stanchi, ci addormentammo uniti.
Quando mi svegliai, non lo vidi subito, era sdraiato accanto al letto e per alzarmi avrei dovuto salire su di lui. Quando lo feci si eccitò, mi prese un piede e leccandone le dita una per una, cominciò a masturbarsi con violenza, cercai di aiutarlo, ma voleva restare sotto i miei piedi in segno di sottomissione al punto che ...
... gli feci come un balletto camminandogli sul viso, petto, sul ventre, sui testicoli e sul cazzo.
E, quando fui lì, venne, con un’abbondanza tale che mai avevo visto.
Leccò lo sperma dai miei piedi, poi risalì fino allo scroto, lo divorò di baci, leccò il mio uccello e quando questo ormai sembrava scoppiasse, si avventò su di lui, inghiottendolo e succhiandolo fino alla radice.
Quando venni, mi parve che il mio seme mi fosse stato risucchiato dalla spina dorsale! Di nuovo, a letto sdraiati, uno accanto all'altro, finché finalmente parlò:
-“Chiamo il Zimmerservice, fregatene di Roma, ho ben altro da farti vedere!”
Cercò al telefono una certa Helena, una cameriera che conosceva bene e che ci avrebbe portato il pasto. Sembrava molto in confidenza con la ragazza e temetti che volesse fare qualcosa a tre. Andò in bagno, mentre io rimanevo a poltrire sul letto.
Quando bussarono, si precipitò ad aprire facendomi segno di infilarmi sotto al lenzuolo. Era Helena con il carrello, ma il comportamento d’entrambi era molto diverso dalla telefonata di prima, ora si davano del lei ed erano molto altezzosi.
La donna incominciò a preparare la tavola per due, a disporre il vaso di fiori, ad accendere la candela, Andres invece si sdraiò sul letto cominciando a farmi delle piccole carezze di cui, seppure Helena ci desse le spalle, io mi vergognavo.
Ma continuò al punto che ben presto ero eccitatissimo. Mi levò il lenzuolo e di nuovo me lo ingoiò seguito in tutti i movimenti ...