Il gioco dei dadi: parte 2 - Racconti Erotici

Il gioco dei dadi: parte 2

... ingoiare la sborra, anche se non sempre ha il sapore che ti piace, che non sentire il cazzo che si ammoscia in bocca…”

“Tranquillo, è capitato anche a me… Si, hai ragione, è brutto non riuscire a far godere un uomo… Ti vengono i sensi di colpa, anche se magari dipende solo da lui…

Ma quindi tu fai sesso anche con gli uomini?”

“A me piace fare sesso principalmente con le donne, ma se capita non ho problemi a farlo anche con gli uomini.

Ho succhiato tanti cazzi e ho bevuto tanta sborra.

Ho inculato trans, travestiti, ma anche uomini sposati che cercavano un’alternativa alla loro noiosa vita di coppia, e sono la maggioranza di quelli che mettono annunci sui siti di incontri gay.”

“E se nella prova dell’altro giorno con il camionista ti avessi detto che, oltre al pompino, dovevi farti anche inculare da lui, tu avresti comunque accettato?”

“Certo che avrei accettato!

Nella vita ci sono tante cose che vorresti fare ma la paura, la vergogna, l’onore o la coscienza ti bloccano e ti vietano di farlo. Però se ci fosse qualcuno che ti obbliga a farlo la cosa sarebbe diversa.”

“Si, hai ragione….”

“Ti racconto questa cosa…

Quando avevo circa quindici anni giocavo in una squadra di basket.

Gli allenamenti venivano fatti una volta la settimana e quando mi trovavo con i compagni di squadra negli spogliatoi c’era sempre qualcuno che portava delle riviste porno, prese di nascosto dal cassetto di papà. Ci divertivamo tanto a guardare donne tettone che si ...

... prendevano dei cazzi da tutte le parti per finire poi con fiumi di sborra.

Una volta mi capitò tra le mani una rivista gay e vidi un uomo che veniva inculato da un ragazzo di colore molto dotato. Fui molto colpito dall'espressione della sua faccia, si vedeva che la cosa doveva essere molto dolorosa, ma lui continuava a farsi montare in varie posizioni. Pensai che il piacere che provava doveva essere di gran lunga superiore al dolore. L’ultima immagine era la foto del suo culo aperto, spalancato, un grande buco scuro dal quale usciva un rivolo di sborra.

La cosa mi incuriosì tantissimo e per un momento desiderai di provare anch'io quell'esperienza, ma abbandonai subito l’idea perché mi imbarazzava troppo il pensiero di chiedere a qualcuno di mettermelo nel culo… E poi c’era la questione del dolore… farsi rompere il culo doveva fare molto male.

Comunque, ti dicevo, c’erano questi allenamenti e a volte mi capitava di andare in bicicletta, così quando poi finivo potevo fermarmi un po’ di più per fare dei tiri liberi da solo, con la palestra a mia completa disposizione..

Una sera, mentre ero negli spogliatoi per cambiarmi, entrò l’allenatore e mi chiese se mi faceva ancora male la botta che avevo preso nella caduta di poco prima.

Gli risposi che mi faceva ancora un po’ male il sedere e allora lui mi disse di togliermi i pantaloncini e di mostrargli il punto preciso. In quel momento pensai che non c’era nulla di male a farmi vedere in mutande dall'allenatore, capitava ...