Il gioco dei dadi: parte 2
Data: 30/09/2023,
Categorie:
Etero
Autore: DiceMan, Fonte: Annunci69
... spesso durante le partite che lui ci vedesse in mutande quando entrava negli spogliatoi per darci le ultime disposizioni.
Lui diede un’occhiata veloce all'ematoma, poi andò a prendere una pomata nell'armadietto dei medicinali e ritornò nello spogliatoio. Chiuse la porta, a chiavi, ma in quel momento non diedi molto peso alla cosa.
Iniziò con la pomata e mentre la spalmava andava sempre più giù, e mi abbassava sempre di più le mutande finché ad un certo punto me le trovai alle ginocchia.
Ci fu un momento di pausa, e di silenzio… Mi resi conti in quel momento che c’era qualcosa che non andava e mi girai verso di lui.
Lo trovai con i pantaloni abbassati e con il cazzo in mano.
La mia prima reazione fu quella di fuggire e di andare verso la porta, ma lui mi disse, con un tono di voce molto tranquillo, che non valeva la pena tentare di scappare perché la porta era chiusa a chiavi. E non serviva nemmeno urlare per chiamare aiuto, perché tanto in quel momento nella palestra c’eravamo solo noi due.
Fissai terrorizzato il suo cazzo… certo non era grosso e lungo come quelli che si vedevano nelle riviste porno, però non era nemmeno tanto piccolo e aveva una cappella molto grossa.
Sempre con calma mi disse che se avessi deciso di collaborare, facendo tutto quello che lui mi ordinava, alla fine la cosa sarebbe stata molto più semplice e, soprattutto, meno dolorosa.
Mi guardai intorno… Avrei potuto provare a chiudermi in uno dei bagni e tentare di scappare dalla ...
... finestrella, ma sicuramente lui sarebbe riuscito a buttare giù la porta e poi.. chissà cosa avrebbe fatto.
Decisi allora di assecondarlo, sperando che poi cambiasse idea.
Lui prese dal suo borsone un asciugamano e lo stese per terra, poi mi disse di spogliarmi completamente e di mettermi sopra a quattro zampe.
Io ero impaurito, ma continuavo a fare quello che mi diceva.
Prese dalla sua borsa un tubetto con della crema bianca, se la spalmò sul cazzo, poi ne mise un po’ su due dita e me le infilò nel culo, roteandole. Io cercai di stringere il culo più che potevo per non farlo entrare, ma lui spinse con forza e alla fine dovetti cedere.
Poi, sempre con tono pacato, mi disse che all'inizio mi avrebbe fatto male, molto male, ma poi mi il dolore sarebbe passato e, probabilmente, la cosa mi sarebbe anche piaciuta, molto piaciuta.
Io ero li... fermo... immobile.... con gli occhi chiusi... aspettavo che succedesse quella cosa...
Sentii la cappella appoggiarsi sul mio buco del culo, poi le sue mani che mi prendevano per i fianchi e subito dopo… un colpo secco e lui iniziò ad entrarmi dentro.
Fu un dolore allucinante e cominciai a dimenarmi, piangendo e urlando forte.
Lui mi teneva bloccato per i fianchi e continuava a spingere mentre io sentivo il dolore aumentare. La cosa andò avanti fino a quando lo aveva infilato dentro tutto e il suo corpo era completamente a contatto con le mie chiappe, poi iniziò ad estrarlo lentamente e per un momento ebbi un leggero ...