1. Knockout...


    Data: 30/09/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: xNemesi, Fonte: Annunci69

    Now My Feet Won't Touch The Ground by Coldplay
    
    https://www.youtube.com/watch?v=fZIoFXmWbv0
    
    Ansimo nel calore che abbaglia. Che stordisce.
    
    È come quando arrivano sui fianchi quei pugni potenti come un rumore forte.
    
    Ti sbattono addosso e ti fermano il respiro. Allora tocca di guardarsi intorno e cercare un riparo. Una salvezza che ti protegga da questa pioggia di violenza.
    
    Il caldo è uguale. È uguale come questi pomeriggi d'estate. In un paesino della bassa come il mio non c'è nessuno, sono tutti in vacanza sulla riviera ligure o in Romagna. Beh, quasi nessuno.
    
    La cosa delle botte, mi fa tornare alla mente l'incontro di quest'inverno.
    
    Tre settimane a Natale e per le qualificazioni regionali combattevo con un ragazzo di Treviglio. Un treno. "L'intercity" lo chiamavano i suoi compagni di scuola. Mio papà, che m'era venuto a vedere m'ha detto che ai suoi tempi lo avrebbero chiamato l'Espresso.
    
    Che ai suoi tempi, ha replicato smozzicando il sigaro, gli Inter-city non c'erano ancora.
    
    Ma io ho sorriso. Ho pensato che così sarebbe sembrato un caffè, non un pugile. Per cui, mentre cammino per le strade deserte di questo piccolo paese, di una piccola provincia a metà tra Milano e gli appennini, sento le costole che si piegano per il caldo.
    
    È agosto. È normale che faccia caldo. Sono le due del pomeriggio. Il momento meno indicato per affrontare la violenza di questa temperatura. Roberto. Si chiamava così quel ragazzo. Alto, molto alto. Una testa ed una ...
    ... mano più di me. I suoi pugni piovevano come grandine. Dall'alto. Arrivavano sulla zucca. La protezione riparava gli occhi ed un po' anche il naso. Ma tutto rimbombava con un rumore sordo. Sembravano petardi. A tre settimane da Natale ti sorprende soprattutto che un marcantonio come quello, tutto a un tratto, ti rifili una serie di colpi al corpo. Tu sei lì, tutto concentrato a salvare la capoccia da quei missili che saettano intorno. Ripari il cervello aggrappandoti ai guantoni che pesano come macigni. Ed ogni volta che ti arriva un pugno sui polsi benedici la tua buona stella.
    
    Perché questo gigante non si scolla da questi colpi alti, che cercano il colpo grosso. E poi, mentre ti rimbocchi le maniche ed ogni tanto ti sporgi verso di lui, non vedi le sue ginocchia piegarsi? Sembra quasi cadere. Come quando hai colpito per il KO. Le gambe si piegano senza vita. E tu ad aspettare il tonfo sul tappeto. Dev'essere così, con religiosa attenzione, che i boscaioli del Canada ascoltano le sequoie cadere.
    
    Io in Canada non ci sono mai stato. E non ho mai visto una sequoia.
    
    Solo larici pioppi e betulle che corrono a fianco delle statali che arrivano in paese. E poi scappano via dall'altra parte. Forse temono di rimanere intrappolati in quest'aria. Ferma e noiosa. L'aria di un paese della bassa. Però l'asfalto di queste strade è liscio, in paese.
    
    Lo noto pure adesso che cammino lungo il corso. Lo hanno rifatto di recente.
    
    La mamma è contenta, che tre mesi fa s'è ammazzato il ...
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