Cazzo per tutta la notte
Data: 22/09/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: RT_, Fonte: RaccontiMilu
... corridoio esterno.
“Deve essere il mio capo. Nasconditi! Non può trovarti qui!” disse lui agitato.
Francesca, senza pensarci due volte, si nascose sotto la scrivania.
Non appena lo fece, lui intuì esattamente cosa sarebbe successo.
Il suo capo comparì pochi secondi dopo, e si avvicinò alla scrivania. Lui fece per alzarsi in piedi, ma il capo lo fermò.
“No tranquillo, stai seduto. Volevo parlarti un attimo della mostra di domani.”
“Ah bene, mi dica.”
Non finì neanche di terminare la frase, che le mani di Francesca si avventarono sulla cerniera dei suoi pantaloni, abbassandola.
Lei sapeva che di solito non portava biancheria intima, e infatti non restò delusa quando dalla cerniera spuntò fuori il suo cazzo non ancora duro.
Francesca lo guardò per un attimo, pregustando il sapore di quel cazzo pronto per lei e la bellezza di quel momento nascosto.
Iniziò a mettere in bocca la punta, la sua parte preferita, bagnandola con le labbra umide, e poi iniziò lentamente, molto lentamente, a girarci intorno la lingua.
Lui, lì sù, cercava in tutti i modi di restare serio e impassibile mentre il capo continuava a parlare.
Francesca si fece leggermente più avanti e così fu in grado di prendere in bocca tutto il cazzo fino alla cerniera. Restò ferma così per interi secondi, mentre lo sentiva diventare duro dentro la sua bocca, allargarsi e gonfiarsi.
Lui, nel sentirlo diventare duro e grosso, non riuscì più a trattenersi ed emise un gemito ...
... strozzato, che mascherò subito dopo con un colpo di tosse.
Francesca era ancora ferma con tutto il cazzo in bocca, ma quando il cazzo raggiunse la sua dimensione massima iniziò a sentire mancanza d’aria. La punta del cazzo le arrivava in gola e non riusciva più a resistere. Così emise un piccolo colpo di tosse prima di toglierlo tutto dalla bocca.
“Cosa è stato?” chiese il capo, perplesso.
Lui restò impietrito dalla domanda. Francesca, sotto la scrivania, restò impassibile, senza respirare, a guardare il cazzo ricoperto dalla sua saliva. Aveva voglia di rimetterselo in bocca subito, ma la situazione era diventata critica.
Lui, dopo qualche attimo di silenzio, rispose:
“Credo provenisse da fuori, ci deve essere qualcuno che sta andando via ora.”
“Strano. Beh, comunque…”
Il capo riprese a parlare, e nello stesso momento Francesca riprese a succhiare.
Questa volta il ritmo era veloce e cercava di succhiarlo tutto fino alla base, per poi ritrarsi e far uscire quasi tutto il cazzo fuori, appoggiando la punta alle labbra, per poi ripiombare giù e prenderlo fino alla gola.
Continuò con questo ritmo per quasi un minuto.
Lui iniziò a sentire l’orgasmo sopraggiungere e iniziò ad andare nel panico. Era stato complicatissimo mantenere una finzione di normalità durante il pompino, ma non avrebbe mai e poi mai saputo recitare mentre svuotava le palle nella gola di Francesca.
Per fortuna, pochi secondi prima dell’inevitabile, il cellulare del capo cominciò a ...