Cazzo per tutta la notte
Data: 22/09/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: RT_, Fonte: RaccontiMilu
“ti voglio, ora, qui…ti voglio…Francesca…”
Sentendolo sussurrare il suo nome, lei ha un brivido lungo la schiena.
Si guarda intorno. Il parco sembra deserto per via dell’ora tarda. Sono vicini ad un muretto poco illuminato, tra ombra e penombra.
Sa cosa sta per succedere. Lo sapeva fin dal primo pomeriggio, quando si sono incontrati. E dirigendosi verso quel posto sapeva esattamente per quale ragione stessero andando proprio lì. E’ inutile negarlo a se stessa. Vuole che succeda.
E, infatti, mentre è ferma lì, vicino quel muretto e lui le bacia il collo, infilando le dita nelle sue mutandine, tutte le resistenze vengono meno. Tutti i timori e dubbi spariscono, tutte le preoccupazioni da brava ragazza sono un ricordo lontano, tutti i freni e limiti si annullano.
Ha troppa voglia di cazzo. Ha troppa voglia del suo cazzo, lì in quel momento, in quel parco romano a mezzanotte, pronta a scoparla in tutte le posizioni.
Senza più esitare, lui la solleva leggermente e lei si mette a sedere sul muretto.
Quindi le sfila la maglia e lei si toglie il reggiseno.
In quel momento, le sue grosse tette vengono liberate. Sono una visione meravigliosa per lui. Grandi e abbondanti nelle sue mani, con dei capezzoli rosei così invitanti. Sembrano quasi brillare di luce propria nel buio della notte. Lui è totalmente rapito dal loro fascino, le contempla per qualche istante, pensando di essere fortunato a poter essere lì davanti a lei. Poi si precipita a leccarle e ...
... succhiarle, mordicchiando a tratti i capezzoli. Non può resistere, in alcun modo.
Lei inizia a gemere. Lui mordicchia e succhia i capezzoli, spostandosi da l’uno all’altro. Le sue belle tette gli riempiono interamente le mani, sembrano essere fatte apposta per quello.
Poi, senza riuscire più a resistere, precipita verso il basso, alle sue mutandine.
Le toglie senza pensarci due volte, mentre Francesca non riesce a pensare ad altro che a quanto sia sempre più eccitata.
Lui la trova già bagnata, già pronta ad accoglierlo. Fionda la lingua in mezzo alle grandi labbra, poi bacia e succhia il clitoride.
Francesca gode, gemendo in modo forte. Il suo gemito acuto riecheggia tra gli alberi lì vicini.
Lei allarga completamente le gambe, e nel farlo si sente toltamente esposta, così porca e arrapata, a gambe spalancate in un parco a mezzanotte, sotto le stelle e sotto gli occhi di chiunque possa passare.
Lui continua a leccarla senza sosta, come se non avesse desiderato fare altro per tutta la giornata.
Dopo l’ennesimo gemito forte e improvviso, Francesca si stacca leggermente da lui.
“Voglio il tuo cazzo. Adesso.” gli dice con fermezza.
Lui, rapito da quella forza di volontà, resta quasi ipnotizzato. Lei scende dal muretto e lo afferra per la maglia, spingendolo spalle al muretto.
“Ho detto adesso” ripete lei, fissandolo negli occhi, quindi si abbassa velocemente e inizia a sbottonargli i pantaloni, dove nota un vistoso rigonfiamento. E, dopo qualche secondo, ...