1. Il segreto del miliardario - 1


    Data: 19/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: sposato40, Fonte: Annunci69

    ... abbozzando un sorriso, “direi che ha anche bisogno di un cambio. Le faccio trovare tutto sul suo letto”, concluse, si voltò e andò via, sparendo con la stessa velocità con cui era arrivato.
    
    La cuoca mi preparò velocissima uno dei panini più buoni che avessi mai mangiato, portandomi anche un bicchiere colmo di vino rosso, che riuscì a mandarmi di nuovo via di testa, tanto che dopo il caffè, rimasi almeno mezzora lì seduto, provando a chiacchierare, con la lingua che si annodava fin troppo spesso.
    
    Salii in camera, e finii direttamente sul letto, cadendoci di peso, e il sonno, per colpa dell’ebrezza, mi fece sprofondare in quel morbido piumone come se mi stessi sciogliendo, cullandomi per un paio d’ore.
    
    Quando mi svegliai, non mi resi subito conto di dove fossi, tanto avevo dormito pesante, ma poi, come un raggio di sole di quelli che ancora entravano dalla finestra, mi ricordai di tutto, e sorrisi, guardando anche il mio pisellone, su di giri come ad ogni mio risveglio, e saltai in piedi sul pavimento, stiracchiandomi e guardando l’orologio.
    
    Erano quasi le cinque, ma il sole ancora illuminava alla grande quel giardino spettacolare che vedevo dalla finestra, però, piuttosto che uscire, pensai di fare una nuotata in piscina, dato che ne avevo la possibilità.
    
    Rovistai nell’armadio, dove Filippo mi aveva riferito di aver messo un bel po’ di vestiti, sotto ordine di Giorgio, ma non riuscii a trovare un misero costumino da infilarmi addosso, così mi infilai dentro ...
    ... l’accappatoio appeso nel bagno, in microfibra bianca, come le ciabatte, e scesi di corsa le scale, arrivando alla piscina in un battibaleno, ma poco prima di entrare in quella sala colma di luce, Filippo mi bloccò sulla porta, guardandomi col suo solito sorriso.
    
    “Vuole fare un tuffo, signore?”
    
    “Certo, posso, vero?”
    
    “Assolutamente sì. Indossa un costume per caso?”
    
    “No, non sono riuscito a trovarlo”
    
    “Perfetto, perché il signor Giorgio mi ha fatto obbligo di dirle di non usarlo quando nuota qui”
    
    “Ah, ok. Allora vado, eh? Grazie, Filippo, e grazie anche del telo” lo salutai, cercando di essere il più cordiale possibile, non ancora abituato ad avere dei domestici intorno.
    
    Sentii chiudere le due porte di vetro satinato, con un suono delicato che rimbombò forte in quel silenzio reso ovattato dallo specchio d’acqua liscio come una tavola da biliardo, di un azzurro spettacolare, circondato da un bordo in pietra naturale, levigata, a grossi riquadri, che sporgevano di una decina di centimetri anche dal pavimento tutto intorno, in quadrati di cotto grandi almeno il triplo.
    
    Le due pareti lunghe erano completamente in vetro, come le pareti di una serra, inframezzate da colonne di marmo, che sulla parete in fondo, sporgevano solo metà da un muro dipinto con affreschi in stile pompeiano.
    
    Tolsi l’accappatoio, poggiandolo assieme al telo su uno dei lettini di legno a bordo piscina, poi camminai fino al lato corto, e mi tuffai, provando un brivido su tutto il corpo per ...
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