Il segreto del miliardario - 1
Data: 19/09/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: sposato40, Fonte: Annunci69
... più spesso al centro, dove le pieghe creavano uno spiraglio che poco alla volta iniziò ad allentarsi, a perdere tensione, spalancandosi quel che bastava per far vedere a Giorgio dove doveva infilarsi, e lui iniziò a lasciarsi andare sul serio, con la lingua che spinse contro il mio ano, facendosi strada dentro di me, sempre con quei movimenti delicati, lenti, desiderosi di assaporare e scoprire un mondo nuovo, un piacere e un sapore sconosciuti, ma così tanto pretesi.
Quel suo modo di fare mi stava facendo impazzire, perdere la testa, mentre le sue labbra calde mi solleticavano il perineo, poi l’intensità dei suoi movimenti iniziò a diventare più vigorosa, più forte, più decisa, e poco alla volta il mio muscolo si aprì, si allargò alla sua volontà, alla sua curiosità di assaggiarmi anche dentro, mentre le labbra si appoggiavano e si chiudevano intorno, succhiando come una ventosa.
Gemevo, non riuscivo a controllarmi, mentre cercavo di stare in equilibrio davanti a lui, ansimando sempre di più, e rilassai l’ano così tanto che sporse appena in fuori, così sentii le sue labbra stringerlo, e succhiarlo ancora più forte, tenendo la lingua spinta dentro, sempre più a fondo, e quel suo mugugnare selvaggio e continuo non fece altro che farmi eccitare sempre di più, e abbassai la testa, guardandomi il cazzo, duro come il marmo, gocciolante e pulsante, con un goccio di nettare che colava fin sul pavimento di legno.
La sua lingua mi rovistò dentro con una forza sempre ...
... maggiore, facendomi addirittura tremare le gambe per il piacere, e ansimare senza controllo, fino a quando si tirò indietro di colpo.
“Cazzo, devo andare, mi spiace!” disse, frettolosamente, e si alzò, passandomi di fianco e camminando velocemente fino in casa, lasciandomi lì così, piegato quasi a novanta gradi, col culo grondante di saliva, e il cazzo sul punto di scoppiare.
Rimasi fermo, un secondo, realizzando quel che era successo, poi, tra le risate, e il respiro corto, colmo di eccitazione, decisi di finire quel che Giorgio aveva iniziato, sedendomi dov’era seduto lui prima, e mi sputai su entrambe le mani, usandone una per menarmi il cazzo, e l’altra per infilarmi due dita nel culo, e continuai a darmi da fare sempre più forte, sempre più veloce, chiudendo gli occhi, e abbandonandomi al piacere più assoluto, finendo col sborrarmi sulla maglietta, dal collo al ventre, trasformandola in uno straccio inzuppato di sperma.
Mi girava ancora la testa, quando finalmente tirai fuori le dita, liberandole dalla presa stretta del mio muscolo anale, e rimasi un’altra mezzora a riprendermi, ridendo, come uno stupido, e una volta ripreso, tornai in casa, assetato e affamato, gironzolando disorientato, alla ricerca della cucina.
“Ha bisogno di qualcosa, signore?” sentii dire all’improvviso, dietro di me, e mi voltai, trovandomi Filippo, sorridente e gentile, in attesa della mia risposta.
“A dire il vero si, dove trovo la cucina?”
“Dritto, sempre dritto” disse, poi mi guardò, ...