1. Club Tlazo – Capitolo 6


    Data: 15/09/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... di farsi l’equivalente di una spagnoletta usando le sue chiappe. Aveva appoggiato il suo cazzo in tiro nel solco del suo culo, aveva messo le mani sui glutei, stringendoli, e iniziato a fottere il canale che si era formato. Era stata una sensazione strana, bizzarra, ma probabilmente la meno degradante e disgustosa della nottata. Fu con dispiacere per la rossa devastata, alla fine, sentire l’uomo lanciare il grido che accompagnò il suo orgasmo: alcune gocce calde piovvero sulla sua schiena e i suoi capelli, mentre percepiva un rivolo più corposo scivolare lungo i suoi lombari. Adesso sarebbe toccato ad un altro uomo abusare del suo corpo, e di certo non sarebbe stato così gentile come questo… Si voltò verso la pietra su cui era stata legata Eleonora, ma era scomparsa… da quasi un’ora, si rese conto. Che fine aveva fatto? Perché lei era ancora lì? Non poté trattenere le lacrime mentre un senso di vuoto che l’aveva accompagnata per tutta la notte, combattuto dalla certezza che quell’umiliazione le avrebbe permesso di accedere alla meraviglia che celava quella cazzo di discoteca, finalmente la riempiva. – Vi prego, basta – pianse, – non ce la faccio più… basta, vi prego… Piagnucolò per qualche secondo, incapace ormai di prepararsi ad un nuovo “amante”, quando una voce dolce e calda parlò alla sua sinistra. – Davvero, sei sicura di non poterne più, piccola mia? Miriam, stremata, si voltò verso l’origine di quelle parole. Sbatté gli occhi, sicura di essere vittima di un abbaglio: ...
    ... vedeva accanto a sé la vecchia… come si chiamava… Flores? Clelia Flores? L’attrice di soap opera che aveva aperto con Jiménez quella fottuta discoteca. La vecchia era completamente nuda, magra, con macchie dovute all’età un po’ ovunque dove la pelle non sarebbe stata ripresa dalla cinepresa durante le registrazioni della telenovela. Era ancora ben ferma sulle gambe, non ingobbita come molte persone che avevano raggiunto i settant’anni, sebbene la pelle sulle braccia penzolasse un po’. Il seno sembrava, alla ragazza, sebbene non più di una seconda, magari abbondante, ancora florido, come se non avesse mai superato i primi due decenni di vita, ma probabilmente doveva tutto ciò all’intervento, magari più di uno, del bisturi. Miriam non poté, le sarebbe stato impossibile, non notare altresì l’inguine della donna, glabro e con una passera che, anch’essa, non sembrava usata molto. Quasi avrebbe detto che vi fosse ancora l’imene ma, si disse la ragazza, probabilmente la usava più la vecchia che lei. Per lo meno, se non veniva presa in considerazione quella notte maledetta… Clelia le si fece accanto, quasi volesse porgerle davanti al viso il suo utero, le cosce bagnate di umore come se… Una parte della mente di Miriam, quella che le ultime ore non erano riuscite a spegnere, sussurrò maligna che la vecchia stronza avesse passato il tempo guardandola farsi fottere da decine di uomini, eccitandosi e ditalinandosi fino ad avere diversi, intensi orgasmi. Ma era impossibile credere ad una ...
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