Club Tlazo – Capitolo 6
Data: 15/09/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
<!--Momento della giornata-->
<!--Luogo e orario-->
Eleonora, quando l’avevano portata fuori dalla sala dei sacrifici, come aveva cominciato a chiamarla, incapace di pronunciare quel termine che, ormai, aveva deciso essere di origine azteche, non aveva nemmeno provato ad immaginare dove volessero portarla, atterrita all’idea che il peggio dovesse ancora venire. L’entrare in un bagno era l’ultima cosache si sarebbe aspettata, ma quando si era trovata in un locale con sanitari e una doccia, che ricordava vagamente un’elegante sauna, con pannelli in legno e quelle che sembravano soffici e profumanti asciugamani, messi ordinatamente in alte scaffalature in rovere, rimase basita per un istante ma certamente non dispiaciuta. La possibilità di pulirsi la fece quasi singhiozzare di gioia: la sborra che le colava dal sesso e dall’ano, oltre a tutta quella che le era stata spruzzata sul resto del corpo, era diventata un motivo di vergogna psicologicamente insostenibile, oltre ad aver cominciato a puzzare con un’intensità che non avrebbe mai potuto immaginare. – Lavati bene – le aveva imposto una delle due guardie, come se fosse possibile per la ragazza farlo approssimativamente con tutta la bega che aveva addosso. Non chiese nemmeno alle due guardie di uscire dal bagno mentre apriva il rubinetto dell’acqua calda e attendeva che il getto raggiungesse la temperatura a lei più congeniale, ovvero bollente: dopo essere stata scopata da decine di uomini davanti a quella che ...
... considerava una delle sue migliori amiche, e aver visto nella stessa subire la sua medesima maledizione, il concetto di “pudore” aveva assunto una consistenza piuttosto labile per Eleonora. Quando scivolò sotto la pioggia artificiale, sentì i suoi muscoli perdere parte della tensione che quella serata folle e spaventosa aveva prodotto su di lei e la sborra secca che le tirava la pelle e impiastricciava i capelli ammorbidirsi e iniziare a colare verso lo scarico. Prese dal ripiano della doccia una confezione di schiuma liquida e la usò per pulirsi meglio. Chiuse gli occhi, mentre sentiva nettarsi, lo sperma colarle lungo le gambe e turbinare nel piano di ceramica e scomparire nello scarico. Che fosse quella la felicità? Un momento di pace in una vita di inferno? Eleonora lanciò un’occhiata verso i due che la stavano guardando lavarsi. Com’era possibile che la cosa non la turbasse più? No, non la turbava affatto, la eccitava. Sentì il prurito che si diffuse dalla sua passera all’idea di quei due che la guardavano scivolare lungo il suo addome, penetrarle nel cuore e raggiungere il resto del suo splendido corpo sotto forma di… orgoglio? Eleonora non trattenne un sorriso quando si rese conto che, sì, quello che stava provando era orgoglio. Orgoglio per il proprio corpo, per il proprio desiderio sessuale, per il fatto che la gente la desiderava. Li fissò con i suoi incredibili occhi azzurri, mordendosi con i suoi splendidi denti bianchi un labbro e afferrandosi il grosso seno, ...