1. Club Tlazo – Capitolo 6


    Data: 15/09/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... numero fosse stato recuperato quella notte, ne mancavano ancora molte. Magari con un ottimo amante che sapesse donarle anche un orgasmo, oltre al piacere di essere venerata… – Sei a posto? – chiese la guardia di prima, sebbene il suo tono autoritario fosse incrinato da un desiderio che doveva aver riempito le sue palle e non vedeva l’ora di sgorgare in violenti spruzzi. A Eleonora dispiacque pensare che si sarebbero scaricati in un tovagliolino o un involto di carta igienica, o magari nella figa di un’altra puttana… – Solo un attimo – disse lei, con un sorriso che non avrebbe permesso un diniego. Lui annuì. La ragazza pensò con un sorriso solo mentale che l’uomo le avrebbe lasciato tutto il tempo che avesse richiesto, passandolo a contemplarla per meglio fissare la sua immagine nella memoria e poterla usare la prossima volta che si fosse trovato a sborrare. Pensò anche che, fino al giorno prima, un’idea simile l’avrebbe disgustata, e questa volta il sorriso affiorò davvero sul suo volto. Eleonora si sedette sul gabinetto accanto alla doccia, aprendo bene le gambe e spingendo con forza. Passare dall’avere vergogna del proprio seno nascosto sotto una maglia al cagare davanti a due sconosciuti, pensò divertita, mentre sentiva la sborra delle inculate scivolarle fuori dall’ano e colare nell’acqua sul fondo della tazza, era qualcosa che non si sarebbe mai sognata. Una soddisfacente pisciata risuonò contro la ceramica, svuotandole la vescica che da ore chiedeva di essere liberata. ...
    ... Si sollevò in piedi, strappò un rettangolo di carta igienica e se la passò sulla fica, asciugandola, poi spostò la mano dietro e si pulì il culo. La lasciò cadere nella tazza, assicurandosi che rimanesse sulla tavoletta invece di finire all’interno. Il suo ego fece un boccone unico all’idea che una o entrambe le guardie sarebbe tornata a prendere quel pezzo di carta per annusarlo e poi farsi una sega. Avanzò verso di loro. Per un attimo pensò di inginocchiarsi, prendere fuori dai loro pantaloni i loro cazzi gonfi e spompinarli contemporaneamente, ma l’idea che quella zoccoletta di Miriam si facesse scopare da tutti gli uomini, non lasciandogliene nessuno, la fece rabbrividire. – Posso tornare al mio posto. La guardia distolse con fatica e dolore lo sguardo da quello splendido seno. – No, ti portiamo da un’altra parte. Sei stata comprata per le prossime ore. – Comprata… – ripeté lei, muovendo in bocca quella parola come se stesse assaggiando una pietanza nuova e cercando di capire se le piaceva. – Come una lurida puttana – specificò, quasi avesse aggiunto una spezia alla pietanza per renderla più saporita. Improvvisamente, ditalinarsi sotto la doccia davanti a due sconosciuti le parve squallidamente noioso e farsi sbattere su una finta ara sacrificale più adatto ad una zoccoletta come Miriam.
    
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    Non l’avrebbe mai nemmeno immaginato, ma Miriam fu felice che il tizio che la stava scopando, invece di penetrarla in uno dei suoi buchi, avesse avuto l’idea ...
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