1. Quarantena con i miei coinquilini (3)


    Data: 15/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: asian_boy, Fonte: Annunci69

    ... sulla sua cappella e poi sul suo frenulo.
    
    -Ahhh, piano piano, così vengo subito-. Disse lui ridacchiando. Mi arruffò di nuovo i capelli e poi mi fece alzare. Mi girò e mi fece mettere contro il muro.
    
    Le sue intenzioni erano ormai chiare. Voleva scoparmi, e aveva calcolato già tutto da quella mattina, se non prima.
    
    Sputò sul suo cazzo e cominciò a segarselo. Si mise il preservativo. Si avvicinò a me con la cappella che puntava il mio buchino. Sputò sulla sua mano ed infilò un suo dito dentro di me. Mi irrigidii all’improvviso, era strano sentire quel dito freddo ed estraneo dentro di me, era quasi fastidioso, forse non ero più abituato.
    
    -Rilassati cucciolo, vuoi o non vuoi farmi felice?- mi chiese lui sussurrandomi vicino all’orecchio. Riuscivo ancora a sentire l’odore di caffè dal suo respiro.
    
    Provai a rilassarmi, e ci riuscii. Le dita diventarono due e io stavo ricominciando ad eccitarmi di nuovo. Tolse le due dita e provò ad infilare la sua grossa cappella. Mi mise una mano sulla bocca, come se fosse consapevole di quello che sarebbe successo. Diede un colpo secco che mi procurò un dolore pazzesco che quasi mi fece vedere le stelle.
    
    Avevo gli occhi all’indietro dal dolore, era troppo grosso per me.
    
    -Shhh, rilassati cucciolo-. Mi disse lui. Non fece altri movimenti bruschi, ma appena sentì che il mio buco si stava abituando cominciò a fare avanti ed indietro con il bacino.
    
    Non capivo se stessi provando dolore o piacere, magari entrambi le cose. ...
    ... Finalmente avevo Davide dentro di me, il mio sogno di un anno si era finalmente realizzato.
    
    Il fatto che mi coprisse la bocca con la mano rendeva il tutto ancora più eccitante. Aumentò il ritmo del suo bacino e nella stanza non si sentiva altro che il rumore delle sue grosse palle sbattere contro il mio sederino. Era davvero bravo, mi stava montando come un bravissimo torello. Chissà quante donne avrà portato all’orgasmo con il suo uccellone.
    
    Andammo avanti così per dieci, quindici minuti finché non lo sentì trattenere un grido. Io ero in totale estasi, sembravo una cagna in calore, anzi lo ero. Diede un bel colpo forte di bacino e me lo mise tutto dentro. Iniziò a tremare e dentro di me sentivo il preservativo gonfiarsi. Stava venendo. Rimase dentro di me ancora per un po’. Si appoggiò sulla mia schiena, come se fosse esausto. Aveva il respiro appesantito, tipico da post orgasmo. Sentivo i suoi peli, la sua pelle calda, il suo sudore scendere sulla schiena.
    
    Si staccò, si tolse il preservativo, prese un fazzoletto e si ripulì. Mi voltai per dargli un bacio ma si allontanò come sorpreso.
    
    Si alzò la tuta dell’Adidas e si rimise mascherina e guanti. Mi appoggiai al muro come se fosse appena successo qualcosa che non riuscivo a capire o forse ad accettare.
    
    Aprì la porta.
    
    -Ti aspetto su cucciolo. Devo fare delle telefonate ora. Ti lascio le chiavi della cantina qui nella porta, ciao.- disse lui e scomparve.
    
    Io rimasi li, con il buco in fiamme e ancora dilatato. Mi ...
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