Domitilla
Data: 13/09/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... brivido, Flavio aveva intinto il suo pennello nel colore e aveva iniziato proprio dal pube, come se il serpente fosse il proseguimento, il corpo stesso del mio pene:
‘Dipingerete anche lui?’ – chiesi incuriosito alle ragazze.
‘Dopo vedremo’ – rispose Domitilla in maniera animosa.
Dopo era già un programma di battaglia, perché dal ventre Flavio proseguiva alternando i pennelli verso la pancia e il petto. Domitilla invece s’occupava nel preparare la base di pittura per il mio amico. Lei lo toccava, lo accarezzava e lo baciava, Flavio ogni tanto la rimproverava:
‘Smettila, non vedi che se lo fai saltare io sbaglio nel dipingere?’.
Domitilla non voleva saperne. In una breve pausa in cui Flavio era andato a cambiare l’acqua ai pennelli, Domitilla si pose in mezzo alle mie gambe e sfoderando i suoi enormi seni, iniziando sennonché a stringermi il cazzo per farlo scivolare. A ogni passaggio la sua bocca s’avvicinava e succhiava appena un poco, lasciando un filo di saliva che poi avrebbe lubrificato il passaggio sul suo petto:
‘Cazzo, Domitilla. Se vuoi scopartelo dillo. Io vado a fare due passi così lo lavorerai per bene’.
‘No, andiamo avanti, perché non abbiamo troppo tempo’ – disse Domitilla guardandomi.
‘Come di consueto io sono l’uomo oggetto’ – fingendo astutamente di lagnarmi.
‘Tu devi soltanto stare zitto, perché si vede lontano un miglio che non vedi l’ora d’assaggiare la nostra amica’.
‘Si vede? Si vede male, perché questa qua non ...
... m’entusiasma proprio. Ma come si fa a dire di no a una bionda gigantesca che ti riempie le mani, la bocca, le braccia il corpo intero della sua morbidezza’ – mi chiesi.
Non se ne fece niente per il momento. Domitilla continuava a carezzarlo, Flavio proseguiva nel dipingere, dopo quando arrivò sul collo Flavio chiese ancora:
‘Siete sicuri che non vi lancerete in un folle amplesso appena finito? Perché allora, meglio adesso, per il fatto che tra poco non ti si potrà toccare per un poco’.
Domitilla mi lanciò un’occhiata e le sue labbra rosse s’allargarono in un sorriso credulone e insensato:
‘Vorresti giocare con me?’.
Io allungai una mano per toccarla sotto il vestito, la cute candida che m’aveva colpito al mattino al contatto con la mia mano divenne irta di puntini, e un brivido la fece sussultare. Salii velocemente verso quei fianchi larghi e sodi ed ebbi la calda consistenza delle sue cosce che sfioravano il mio avambraccio, mentre la mano aggirava l’imponente sedere lasciandomi esplorare il solco. Domitilla non si fece più pregare, salì in quell’istante sul tavolo e alzò il suo abito bianco fino ai fianchi. Flavio la teneva per una gamba e poi le afferrò la mano, nel tempo in cui adagio sprofondava sul mio cazzo pulsante. Lei era talmente bagnata e spalancata, che a ogni passaggio il mio pistone produceva un rumore sordo come d’un risucchio. Flavio mi guardava negli occhi sorridendo, avvertii la sua mano che accarezzava il punto d’unione dei corpi, ma le dita ad anello ...